La rottura del cosiddetto patto del Nazareno ha prodotto un nuovo conflitto all'interno del governo Renzi e le discussioni sulla riforma pensioni 2015 si accendono sempre di più. Durante la question time alla Camera dei Deputati alla presenza del ministro Madia, un gruppo di deputate del PD, Anna Giacobbe, Antonella Incerti e Patrizia Maestri hanno fatto formale richiesta di apertura di una sorta di cantiere previdenza che prenda in carico tutte le questioni lasciate in sospeso dalla legge Fornero. Si chiede la risoluzione delle vertenza della cosiddetta quota 96, degli esodati, attraverso l'apertura di una settima salvaguardia e la definizione di un'indagine conoscitiva sulla situazione previdenziale delle donne.

La deputata Gnecchi, invece, è intervenuta sulla questione delle penalizzazioni per la pensione anticipata, mentre il Comitato Opzione Donna darà avvio a marzo alla class action contro l'Inps.

Riforma pensioni 2015, governo Renzi: le proposte per Quota 96 e esodati e l'indagine conoscitiva

Le questioni rimaste irrisolte in vista di una riforma pensioni 2015 dividono sempre di più il PD e il governo Renzi. La question time, tenutasi alla Camera, non ha raggiunto alcun risultato concreto se non l'ennesimo rifiuto da parte del ministro Madia ad acconsentire ad un provvedimento per i quota 96. E così giunge la richiesta da parte di un gruppo di deputate del PD (della minoranza dem) di riaprire il cantiere previdenziale e di mettere mano subito ad alcuni provvedimenti: in primo luogo hanno sottolineato come siano ancora 40mila gli esodati senza copertura e così la proposta è di aprire le procedure per una settima salvaguardia con l'estensione del beneficio anche per i lavoratori in mobilità a causa del fallimento delle proprie aziende.

Un altro tasto dolente è la vertenza dei quota 96 della scuola, anche su quel punto si richiede un intervento deciso. Infine, è stata richiesta, a firma Gnecchi, un'indagine conoscitiva sulla situazione previdenziale delle donne, le più penalizzate dalla legge Fornero. La questione riguarda gli equilibri interni al governo Renzi e al PD, dopo la rottura del patto del Nazareno gli equilibri sembrano potersi spostare.

Riforma pensioni 2015, governo Renzi: la Gnecchi sulle pensioni anticipate e la class action del Comitato Opzione Donna

Sono molte le discussioni interne al governo Renzi: secondo la Gnecchi una riforma Pensioni 2015 non può non passare che attraverso un ripensamento del meccanismo dello stop alle penalizzazioni pensato per tutti gli assegni in decorrenza a partire dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017.

La questione riguarda tutti coloro che ne rimarrebbero fuori in quanto hanno cominciato a percepire l'assegno con decorrenza dall'anno 2014. Si creerebbe, in parole povere, un trattamento differente per situazioni simili che significherebbe una differenza nei diritti acquisiti. Intanto, si fa sentire nuovamente il Comitato Opzione Donna, che, dal momento che dall'Inps non è giunta alcuna circolare o aggiustamento per l'apertura di una finestra mobile nel 2015 e non sono state stralciate le circolari 35 e 37 del 2012, è decisa a proseguire nella direzione di una class action contro l'istituto previdenziale. A marzo partirà la procedura. È tutto con le ultime news sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi. Qualora vogliate ricevere aggiornamenti sulla materia previdenziale, vi suggeriamo di cliccare su "Segui" posto in alto al di sopra del titolo dell'articolo.