La discussione sul problema più grande da affrontarecontinua ancora. Si tratta del buco creato dalle severe norme della RiformaFornero, che dal 2011 attanagliano gran parte dei lavoratori italiani che hannoperso il lavoro e come se non bastasse sono rimasti privi di coperturaprevidenziale. Il capitolo esodatirimane ancora aperto visto che le sei salvaguardie approvate finora non sonobastate ad assicurare il trattamento pensionistico alle “vittime” dellaFornero.

Modificare la Legge dell’ex ministro del Lavoro e quindi garantire una flessibilità in uscita, rimane per ilGoverno la maggiore priorità ma si deve pensare anche ai rimanenti 49 milaesodati rimasti esclusi nei precedenti provvedimenti di tutela. Per unamaggiore discussione riguardante le modifiche alla Legge Fornero, scende incampo il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina che neigiorni scorsi aveva proposto un meccanismo di flessibilità che prevede l’uscitaanticipata dopo il raggiungimento dei 60 anni di età accompagnati dai 35 annidi contribuzione effettiva ma si andrà incontro ad una decurtazione dell’assegnoprevidenziale.

Tale penalizzazione, andrà a ridursi progressivamente finoal perfezionamento dei 65 anni di età. Nel disegno di legge presentato da Idv,sono previsti anche incentivi fino al 6,5 % per i lavoratori che si ritiranodal lavoro in età compresa fra i 65 e i 70 anni. “Chiediamo al Governo di nonilludere gli italiani ma di predisporre una proposta completa aprendosi alconfronto e noi di Idv mettiamo adisposizione la nostra proposta sottoscritta dai cittadini sotto forma diproposta di legge popolare”, scrive IgnazioMessina su Huffington Post. Proposta che prevede il riconoscimento deicontributi mancanti per la maternità alle donne. Al centro del dibattito, anchela creazione della cosiddetta “banca delle ore”, un nuovo piano per assumere lenuove generazioni con la gestione di orari di lavoro diversi da quell’attualein modo che possano aderire ai cambiamenti del mercato.