Le ultime notizie sulla pensione anticipata 2015 oggi riguardano lo spinoso caso dell'Opzione Donna Inps. Finalmente dopo mesi di silenzio da parte delle istituzioni il ministro del lavoro Giuliano Poletti è tornato a parlare sull'argomento e ha aperto uno spiraglio per la tanto attesa proroga. Inoltre in una intervista rilasciata al Garantista, Cesare Damiano è tornato sul tema delle Pensioni, parlando in particolare dell'assenza di garanzie per i giovani di oggi, che rischiano di trovarsi pensioni bassissime quando usciranno dal mondo del lavoro.

Proroga Opzione Donna INPS: parla Poletti, si valuta la proposta

In una nota inviata alla redazione di PensioniOggi il ministro Poletti è tornato finalmente a parlare della proroga all'opzione donna INPS, dopo mesi di assordante silenzio. Si può leggere che "Saremo quindi a breve in grado di valutare le risorse economiche e le condizioni per risolvere questo nodo, che, come è noto, è pendente da un po' di tempo". L'INPS sta infatti raccogliendo le domande delle lavoratrici che maturano i requisiti necessari nel 2015 per poi girarle al Ministero che valuterà se le coperture finanziarie per accettarle sono sufficienti.

Poletti ha anche ricordato che insieme al presidente dell'INPS Tito Boeri si sta valutando in questi giorni la possibilità di interventire su quelle persone ultra 55enni che hanno perso il lavoro e non hanno ancora i requisiti necessari per la Pensione, e la nota si conclude con: "Abbiamo diverse criticità da risolvere e l'intenzione del Governo è quella di dare una risposta a questi problemi." Di fatto non c'è ancora certezza, ma il fatto che finalmente il Governo dia un parere e si mostri attento alla situazione dell'opzione Donna INPS fa ben sperare per la pensione anticipata delle lavoratrici entro il 2015.

Damiano sulla Pensione Anticipata 2015: "Non solo esodati, pensiamo anche ai giovani"

Sul tema della pensione anticipata 2015 e più in generale sulle pensioni è tornato a parlare Cesare Damiano sul quotidiano il Garantista. La proposta lanciata dall'ex Ministro riguarda questa volta i giovani che attualmente vedranno le loro pensioni calcolate esclusivamente con il sistema contributivo. Questo causerà pensioni anche molto basse, a causa del fatto che spesso i giovani iniziano a lavorare a 30 anni e con stage o corsi poco retribuiti, sottopagati o addirittura in nero. Tutto ciò porta il calcolo della pensione (che con il contributivo è calcolato sulla media dei contributi dell'intera vita e non solo degli ultimi 10 anni come con il retributivo) che per Damiano potrà essere " anche il 40% in meno dell'ultimo stipendio percepito".

Il problema è grave, e la soluzione potrebbe esser: "anticipare l'ingresso nel mondo del lavoro, il contratto a tutele crescenti e nel caso si perda il lavoro bisogna garantire contributi figurativi per non abbassare il monte dei contributi pensionistici. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra e cliccate segui per gli aggiornamenti con le ultime notizie sulle Pensioni.