Sul tema della Riforma Pensioni 2015 si continua a discutere ormai ogni giorno. In questa settimana ha tenuto banco lo scontro a distanza tra Tito Boeri, che ha lanciato la sua proposta di reddito minimo per gli over 55enni che hanno perso il lavoro e la replica di Cesare Damiano che non condivide questa idea e va avanti con la sua quota 100 e quota 97. La settimana si è conclusa ieri con l'approvazione alla camera dei deputati della risoluzione di Maggioranza sul Documento di Economia e Finanza 2015 (il DEF), che contiene importanti novità per le Pensioni e per il mondo del lavoro, ecco le ultime notizie.
Riforma Pensioni 2015: Damiano parla del DEF, chiesta maggior flessibilità in uscita
Tra i punti più importanti della risoluzione sul DEF c'è sicuramente quello di rendere definitivi gli sgravi previsti attualmente solo per il 2015 per i contratti a tutela crescente, oltre al finanziamento definitivo per l'ASDI (l'assegno di disoccupazione). Oltre a queste misure riferite al Job Act, nel DEF si parla anche di Riforma Pensioni, come ricorda Cesare Damiano. Il presidente della commissione lavoro alla camera adesso si aspetta una risposta concreta da parte del Governo, anche se i tempi non sembrano brevi. Si dovrà infatti aspettare con ogni probabilità la prossima legge di Stabilità per corregge l'attuale Riforma Pensioni della Fornero in modo strutturale.
Damiano ha detto che "Non possiamo attendere altro tempo per correggere una "riforma" che ha creato diseguaglianze sociali, favorito la crescita dei nuovi poveri e con il brusco innalzamento dell'eta' pensionabile, ha anche reso piu' difficile l'ingresso dei giovani nei luoghi di lavoro".
Ultime novità Riforma Pensioni: Damiano insiste con l'uscita a 62 anni di età
In una nota Cesare Damiano ricorda che tra le ultime novità per modificare la Riforma Pensioni 2015 è necessario avere più flessibilità in uscita. Per fare ciò rilancia la sua proposta di pensione anticipata a 62 anni di età e 35 di contributi con in cambio una penalizzazione (massimo 8%) che andrebbe a decrescere di anno in anno per azzerarsi poi ai 66 anni di età.
Questo, secondo l'ex ministro, consentirebbe anche di avere un ricambio generazionale e nuovi posti di lavoro per i giovani. Voi cosa ne pensate? Siete favorevoli? Commentate e per esser aggiornati con le ultime sulle pensioni, cliccate segui in alto!