Non accenna ad arrestarsi il dibattito in materia di previdenza. Focalizzandoci sui casi pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti bisogna registrare le dichiarazioni 'congiunte' rilasciate dal premier Renzi e dai ministri Padoan e Poletti, che parlando del DEF (il documento di economia e finanza appena approvato dal governo) hanno evidenziato che l'ormai famoso tesoretto non verrà utilizzato per la riforma del comparto pensionistico.

Differenti gli usi in fase di elaborazione da parte del governo Renzi che non prevede dunque di risolvere le numerose vertenze previdenziali ancora aperte grazie all'insperato bonus da 1,7 miliardi contabilizzato a margine dello stesso DEF. Padoan ha addirittura rincarato la dose evidenziando come il tesoretto potrebbe anche crescere data la possibilità, intravista dallo stesso numero uno del MEF, di 'porre fine ad altri sprechi'. Per lavoratori precoci e individui impiegati in attività usuranti la Quota 41 rimane dunque l'unica concreta chance con il relativo provvedimento che verrà dibattuto in Commissione Lavoro a partire da domani.

Sullo sfondo troviamo infine nuove dichiarazioni da parte del ministro Poletti che ha ribadito come la Legge Fornero verrà interessata da una profonda opera di modifica a margine della prossima Legge di Stabilità.

Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti, no al tesoretto DEF: Quota 41 unica chance, si parte domani giorno 15 aprile

Parlando delle vertenze pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti bisogna dunque spegnere sul nascere ogni speranza di poter assistere ad un utilizzo dei fondi ricavati a margine del DEF. Renzi e Padoan hanno già sottolineando come l'idea sia quella di utilizzare le risorse in questione per incapienti e poveri, prevedendo un bonus fiscale fra i 20 e i 50 euro. Il 'piano poveri', così come è stato ribattezzato, non prevedrà nuovi interventi in tema di ammortizzatori sociali, con le tempistiche di configurazione e entrata in vigore fissate dallo stesso Renzi in circa un mese. In ottica previdenza la data da cerchiare in rosso sul calendario rimane dunque quella di domani, giorno 15 aprile, quando alle ore 14.30 riprenderà in Commissione Lavoro il dibattito sull'ormai famoso super ddl.



Il super ddl è un corpus di 11 ddl presentati a fianco al provvedimento Damiano e finalizzati all'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita e di nuovi meccanismi di abbandono dell'impiego. A partire da domani inizierà il dibattimento sul decreto che prevede la Quota 41, misura che si rivelerebbe vitale in ottica pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti. L'idea è quella di rendere possibile per tutte le categorie un'uscita dall'impiego subordinata al raggiungimento di una certa soglia contributiva (fissata per l'appunto in 41 anni) senza prevedere un contestuale requisito anagrafico. E per chi come i lavoratori precoci ha avviato la propria carriera professionale molto presto non può che trattarsi di una buona notizia. A questo punto occorre attendere l'avvio del dibattimento a Palazzo Chigi: seguiremo tutti gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati al riguardo vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.