Nel decreto legge che non è mai stato presentato al Consiglio dei Ministri, il Governo stabiliva di cancellare per l'anno scolastico 2015/16 le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria, affinché queste non influissero con il piano di assunzioni che sarà attuato dal 1 settembre prossimo.

Il grande progetto di questo piano di assunzioni straordinario avrebbe così annullato il diritto di molti docenti, costretti a lavorare fuori dalla propria residenza e provincia, di ottenere le assegnazioni o utilizzazioni provvisorie e questo ha subito suscitato reazioni negative da parte degli insegnanti che si sono definiti "immobilizzati". Nel Ddl La Buona Scuola che in questi giorni è in discussione in Parlamento, il comma non compare più insieme ad altri provvedimenti come quello della mobilità straordinaria. Gli interessati hanno quindi tirato un sospiro di sollievo pensando al pericolo scampato, ma sarà davvero così? È ancora presto per averne la certezza. Il Ministero della Pubblica istruzione non ha ancora avviato le trattative per la stesura del contratto, forse perché è in attesa di informazioni più sicure dal Parlamento per sapere quale sarà la direzione da seguire.

Le assegnazioni e utilizzazioni provvisorie sono un diritto per quei docenti che si trovano ad insegnare lontano dalla propria residenza, e che, non riuscendo ad ottenere il trasferimento, per riuscire a ricongiungersi ai familiari, possono ottenere, almeno per un anno, una sede provvisoria presso la propria provincia o comune. La risposta alla domanda se ci sarà, per il prossimo anno, la cancellazione di questo diritto, dovrebbe essere negativa ma, visto che nella bozza del Decreto questa possibilità esisteva, non è detto che sia da escludere, anche se andrebbe poi trovata una soluzione per quei docenti in esubero. Non è probabile che si possano anticipare le operazioni di utilizzazione e assegnazioni prima delle immissioni in ruolo previste dal 1 settembre 2015 anche perché il tempo non sarebbe sufficiente per realizzare tutto entro il prossimo anno scolastico, visto i ritardi degli anni precedenti.


Ci sarà anche da chiarire se verrà avviato un piano di mobilità interprovinciale straordinario come hanno richiesto i "docenti immobilizzati". L'Onorevole Coscia del Pd ha dichiarato che potrebbe esserci la possibilità, se ci saranno i tempi tecnici, di riaprire i termini per la domanda di mobilità e di trasferire tutti i docenti già in ruolo prima della stabilizzazione dei precari, se ciò non fosse possibile, si potrebbe prevedere un periodo di transizione affidando degli incarichi provvisori per il prossimo anno.


Alla luce di queste affermazioni si può comprendere il motivo per cui non è ancora possibile avviare le trattative per il contratto di assegnazioni e utilizzazioni provvisorie per l'anno scolastico 2015/16, forse sarà maggio il mese decisivo per avere una situazione più chiara del futuro della nostra scuola, di chi ci lavora e di chi ci lavorerà.