Forte indecisione tra i docenti della Scuola che attendono la risoluzione delle promesse del governo Renzi: 100.701 mila assunzioni dal primo settembre 2015. E dopo aver dichiarato che i docenti che hanno scelto di fare sciopero nella giornata del 5 maggio 2015 'gli fanno ridere', gli insegnanti restano nella bufera. Forti le accuse tra docenti che hanno indetto lo sciopero contro un Ddl che lascia ampio potere al dirigente scolastico di scegliere i propri docenti; altrettanto dure le critiche dei precari che attendono l'immissione in ruolo e che non ritengono una decisione proficua scioperare verso un piano di riforma della scuola che ha in programma di assumere.
Al via critiche sul web di docenti contro docenti che arrivano a dire 'Se scioperi il 5 maggio non sarai assunto, ma in effetti se non si sciopera che cosa ci si dovrà aspettare da questa nuova riforma sulla scuola?
Scioperare o no il 5 maggio? Docenti us docenti
Scioperare o non scioperare questo è il diletta di migliaia di docenti che attendono di assere assunti dal primo settembre 2015 in riferimento al
Ddl scuola e al
piano straordinario di assunzioni che coinvolge gli inscritti nella GaE, i vincitori del concorso a cattedra del 2012 e ora, potrebbero coinvolgere anche i
diplomati magistrale con il diritto all'inserimento in III fascia GaE. È utile scioperare contro un Governo che ha deciso di stabilizzare i docenti precari? Sono molti gli insegnanti che dichiarano di non voler aderire allo sciopero di voler attendere il prossimo anno scolastico per essere
immessi in ruolo, criticati da coloro che sostengono la falsità delle promesse del premier. D'altra parte vi sono i docenti precari che, esclusi dal
piano straordinario, saranno coivolti nelle modifiche del decreto di riforma della scuola, che vede in primis il DS ottenere ampi poteri nella scelta dei suoi collaboratori e in primo luogo dei docenti della sua scuola, tramite lo scorrimento di un albo nazionale. E sono questi ultimi che sostengono con decisione lo
sciopero del 5 maggio contro un Ddl che riporta la scuola indietro di almeno cinquant'anni, criticando ferocemente il mancato sostegno dei colleghi che si sentono al sicuro da una possibile
assunzione dall'a.s 2015/2016. Vi sono poi i docenti che non sciopereranno il 5 maggio 2015 per non subire la decurtazione dello stipendio, ferocemente criticati dai colleghi che hanno esordito con 'Dal momento che tanto resteremo precari a vita, andrà bene - per voi - anche essere reclutati attraverso un albo, dal quale il dirigente scolastico (vi) sceglierà a sua discrezione'. Parole dure quelle dei
docenti contro docenti in un momento in cui si dovrebbe essere più uniti con il solo obiettivo di blocco di un decreto che mina il ruolo educativo dell'insegnante che lo fa succube di un sistema fatto di appoggi e 'forzati benestare'. Al momento
gli insegnanti non sono obbligati a dare comunicazione alla scuola di servizio in materia di adesione o meno, e attendiamo di conoscere gli sviluppi e/o se i docenti ancora indecisi cambieranno la propria idea.