Non comprende le motivazioni dello sciopero indetto per la giornata del 5 maggio contro il Ddl Scuola e ritiene che faccia ridere scioperare contro un Governo che ha in previsione di assumere 100mila insegnanti. Sono queste le dichiarazioni del premier Matteo Renzi durante un'intervista a Rtl 102.5. L'attacco duro ai sindacati conclude le sue riflessioni: 'La scuola è delle famiglie e degli studenti e non certo dei sindacati che ricercano lo sciopero contro un Ddl che in realtà ha il solo obiettivo di stabilizzazione dei docenti (a partire dal primo settembre 2015).

Il premier Renzi vuole forse farci intendere che 'siamo degli ingrati' e che 'non capiamo quali siano gli obiettivi finali di uno sciopero?

Lo sciopero contro il Governo che assume fa ridere

Farebbe dunque sorridere il premier l'iniziativa di tutti i sindacati di scioperare contro il Ddl scuola. È ciò che ha dichiarato durante un'intervista o question time di Rtl 102.5, dove Renzi ha avanzato la sua critica verso i docenti che con la giornata di sciopero indetta per il 5 maggio non farebbero altro che protestare contro un Governo che assume, che ha avviato un piano straordinario di assunzioni dal primo settembre per 100.701 posti da distribuirsi nella scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di I e II grado. Uno 'sciopero che fa ridere', proprio contro un sistema politico che ha il fine si portare avanti le promesse di stabilizzazione del personale della scuola che ancora attende in GaE, o è vincitore di concorso a cattedra, o che ha conseguito il titolo abilitante - si veda la situazione dei diplomati magistrale entro il 2001/2002, per i quali il CdS ha accolto il ricorso in materia di inserimento in III fascia delle Graduatorie ad esaurimento.



Le dichiarazioni di Matteo Renzi hanno messo in risalto quanto i docenti precari, a suo avviso, siano ingrati, in quanto protestano contro 'un Governo che assume', e come lo sciopero sia uno strumento per protestare e far valere i propri diritti lavorativi, non utile in tale situazione, dal momento che il piano di assunzione c'è e sarà avviato dal prossimo anno scolastico. Se proprio però dobbiamo dirla tutta, dal momento che i docenti precari non sanno in quale scuola saranno destinati nell'a.s 2015/2016, saranno sufficienti anche solo gli albi dai quali potranno attingere i dirigenti scolastici, e allora sì, che tutto ciò farà ridere, non certo il fare uno sciopero verso un Ddl scuola retrogrado e altamente discriminante del reale ruolo dell'insegnante e del suo ruolo educativo.