Alla Buona Scuola di Matteo Renzi rispondono, ora, le #cattivemaestre, come ironicamente si sono definite quattro insegnanti che hanno pubblicato un video su Youtube attraverso il quale intendono replicare al Presidente del Consiglio e alla sua 'didattica' riguardante il suo 'ambizioso' disegno di legge in discussione da oggi, martedì 26 maggio, al Senato.

Le #cattivemaestre sono un'insegnante di scuola primaria, entrata di ruolo quest'anno e vincitrice di concorso; una precaria che insegna da otto anni lo spagnolo e abilitata in seconda fascia (pertanto esclusa dal piano assunzioni della Buona Scuola); un'archeologa che insegna da otto anni lettere in una scuola media e che ogni anno si vede scadere il proprio incarico (anche lei esclusa dalle assunzioni); infine una biologa che è stata assunta dopo ben quindici anni di precariato (insegna scienze nella scuola superiore). 

'Facciamo il nostro lavoro, ma non a qualsiasi condizione'

Queste insegnanti hanno voluto lanciare un messaggio forte al Presidente del Consiglio. 'Il nostro lavoro ci piace' viene detto 'noi proviamo ogni giorno a fare la 'Buona Scuola', ma non per vocazione, ma perchè è il nostro lavoro. Non per questo siamo disposte a farlo a qualsiasi condizione'. Una risposta forte anche contro il penoso stato in cui versano gli edifici scolastici italiani: 'Forse non declamiamo poesie mentre ci cade il soffitto in testa (frecciatina ironica verso le parole di Renzi), ma facciamo quello che possiamo. 

'Noi, la riforma della scuola, Presidente, l'abbiamo capita benissimo'

Spesso siamo costrette a svolgere la nostra attività didattica in classi sovraffollate con alunni dai bisogni educativi speciali che non hanno più il loro insegnante di sostegno. Tutto questo in un ambiente fatiscente, con carenza di personale per uno stipendio misero che è ben al di sotto della media europea'. Le #cattivemaestre che, naturalmente vogliono fare da portavoce a nome di tutti i docenti italiani, si rivolgono al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affermando di non avere bisogno delle sue letterine, delle sue videolezioni fatte con i gessetti e delle sue email. Noi, la Riforma della Scuola, l'abbiamo capita benissimo'.