Come avevamo anticipato la Buona Scuola di Renzi rischiava un clamoroso stop, e le ultime novità sulla riforma riguardano proprio la prima grande battuta d'arresto in casa PD, giunto però nella Commissione Affari Costituzionali: Renzi va sotto sul parere di costituzionalità per la riforma, i voti sono stati di 10 contro 10 e quindi al momento la Legge non ottiene il parere di costituzionalità.

Brunetta parla di "inizio del Vietnam" per Renzi, ed effettivamente la situazione per la legge sulla Scuola è esplosiva: come ammesso dallo stesso Renzi la riforma è riuscita a far arrabbiare tutti ma proprio tutti, a generare polemiche e manifestazioni come non se ne vedevano da tempo, e ora Renzi apre ai cambiamenti. Ma ai tanti contrari alla Buona Scuola le aperture sembreranno ben poca cosa, e ora vedremo perché.

Ultime sulla Buona Scuola di Renzi, novità dal Senato: cosa è successo

La Commissione Affari Costituzionali fa tremare Renzi: la Buona Scuola tanto odiata ma che rappresenta per il Premier un punto cruciale non ha ottenuto il parere di costituzionalità.

Mancavano tre senatori di NCD, ovvero Quagliarello, Augello e Torrisi, ed è risultato fondamentale il parere negativo di Mario Mauro, senatore da poco fuoriuscito dalla maggioranza. Grossa batosta per Renzi, ma i guai non sono affatto finiti.

Le ultime novità sulla Buona Scuola di Renzi vedono la riforma avvicinarsi a un nuovo test fondamentale, quello nella Commissione Istruzione: anche qui Renzi rischia di non avere la maggioranza per via di due membri della minoranza PD contrari alla riforma. Se la Buona Scuola incontrerà nuove battute d'arresto - il che è tutt'altro che da escludere - il Premier sarà costretto a rivedere il testo molto a più a fondo di quanto vorrebbe, e a incassare il più grande smacco dai tempi dell'insediamento.

Cambiamenti sulla riforma della Scuola: da Renzi mini-aperture, ma su ciò che conta resta chiuso

Renzi apre a piccoli cambiamenti sulla riforma della Scuola, in particolare lievi riduzioni del potere dei presidi, che tuttavia restano super-presidi, e in realtà le lievi modifiche appaiono utili soprattutto a rendere più rapidi i tempi di applicabilità della riforma, e poi ancora si parla di tetti alle detrazioni fiscali per chi manda i figli alle scuole paritarie. Rispetto alle richieste del mondo della scuola queste sono minuzie: le proteste senza dubbio continueranno con forza, e se il PD dovesse incontrare un nuovo stop in Commissione Istruzione per Renzi la situazione diventerà incredibilmente spinosa.

Quando arriverà l'ora della verità per la riforma della scuola di Renzi?

Ma quando dovrebbe arrivare l'eventuale okay del Senato alla riforma della scuola? Se lo chiedono in tanti: secondo le ultime notizie se ne parlerà tra il 22 e il 29 giugno. I tempi si allungano ancora, le difficoltà crescono. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire come si evolverà la situazione. A questo punto chiediamo il parere dei lettori: Renzi farà passare la riforma della scuola nonostante la contrarietà dei cittadini, dei sindacati, delle altre forze politiche, oppure cercherà di mediare? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto!