Non accenna ad esaurirsi il clima di forte ostilità che si respira ormai da mesi lato Pensioni e previdenza. Le novità più rilevanti si concentrano su un doppio binario, da una parte il decreto legge sui rimborsi prodotto dal governo Renzi che presto verrà convertito in legge, dall'altra la polemica che sta vedendo protagonisti indiretti Grillo del M5S e Damiano del PD, il cui programma di prepensionamenti flessibili è stato aspramente criticato dal leader dei pentastellati.

Il progetto che seguirà il governo retto da Renzi ad oggi pare tracciato: prima si cercherà di risolvere il nodo esodati ancora in attesa della settima salvaguardia, dopo si lavorerà sulla pensione anticipata 2015 che si cercherà di rendere più flessibile e meno rigida. Le maggiore flessibilità passerà quasi certamente da una riduzione degli assegni, con buona pace di quanti avevano auspicato soluzioni alternative. A dare una spiegazione in termini economici è stato Reichlin, docente di economia politica alla Luiss.



Novità pensione anticipata 2015 e dl Renzi sui rimborsi: Grillo attacca Damiano sulla flessibilità in uscita, nodo esodati prioritario

'Sul tema delle pensioni abbiamo apprezzato il fatto che Renzi abbia aperto sulla flessibilità, che affronteremo con una nostra proposta nella legge di Stabilità, ma vorremmo migliorare da subito il decreto sull'indicizzazione delle pensioni e riaprire il capitolo degli esodati': così ha parlato Cesare Damiano aprendo più fronti di discussione. Il decreto sull'indicizzazione delle pensioni, il cosiddetto dl Renzi sui rimborsi, verrà presto convertito in Legge, ma l'iter di conversione non si preannuncia per nulla semplice. Il punto chiave sta nei beneficiari dei rimborsi stanziati dal governo: 'pochi selezionati' stando al disegno dell'Esecutivo, laddove invece Grillo e altri membri dell'universo politico ritengono di fondamentale importanza rimborsare tutti gli italiani frodati dalla Legge Fornero. Proprio Grillo nelle ultime ore si è scagliato contro il programma di revisione della pensione anticipata 2015 portato avanti dal governo e da Damiano: 'I pensionati si preparino alla Legge di Stabilità di ottobre, perché nella pentola del Governo bolle più di una sorpresa. L'ultima è aumentare la flessibilità in uscita tagliando l'assegno pensionistico fino all'8% del suo valore. Considerando che le pensioni medie sono già molto basse, si tratta di un nuovo giro di vite contro una categoria stravolta dalla Legge Fornero' si legge sul blog del comico genovese. Secondo Grillo Renzi ricatta gli italiani intimandogli di accettare uscite anticipate in cambio di assegni più bassi. In caso contrario si resta nel circuito Fornero.



Al di là di scontri e posizioni politiche un importante chiarimento 'economico' sulla riforma della previdenza è arrivato dal professor Reichlin, intervistato da pensioni blog: 'Introdurre una certa flessibilità nel sistema pensionistico sull'uscita dal lavoro può essere una cosa giusta, ma va fatta tenendo ben presente due fattori: il primo è non determinare oneri nel lungo periodo e dunque che sia una cosa equa da un punto di vista attuariale, il secondo è che bisogna sapere che, mandando in pensione prima le persone, non si risolve il problema della disoccupazione giovanile'. 'Più che un problema di staffetta - ha proseguito il professore della Luiss - si pone un problema di un uso più flessibile della manodopera, occorre avere strumenti contrattuali adatti, ma se qualcuno vuole andare in pensione prima bisogna che perda un pezzetto della propria rendita'. A nostro avviso è proprio l'ultimo il passaggio chiave: per costruire un sistema più flessibile è indispensabile un meccanismo di compensazione per il quale se si aggiunge da una parte bisogna togliere dall'altra. Peccato che in questi meccanismi vitalizi e stipendi d'oro non vengano considerati.