Proroga Opzione Donna, il TAR del Lazio decide ad ottobre - La class action del comitato diretto da Dianella Moroni prosegue: il gruppo ha vanamente proposto una soluzione in via amministrativa per la questione dell'Opzione Contributivo, o Opzione Donna, cercando una via d'incontro con INPS e governo Renzi, ma purtroppo le istituzioni da questo punto di vista non ci sentono proprio e si è quindi deciso di fare ricorso al TAR del Lazio. Sarà dunque il Tribunale Amministrativo Regionale ha dover dare una risposta alle richieste delle lavoratrici, richieste miranti ad avere una proroga fino al 31 dicembre 2015 per il raggiungimento dei requisiti per l'accesso alla pensione anticipata secondo lo schema introdotto con la riforma Maroni del 2004.
Più che una proroga per l'Opzione Donna sarebbe un convalidare i termini originariamente previsti dalla legge, come ben sanno le dirette interessate. Infatti la riforma delle Pensioni del governo Berlusconi, firmata dall'allora Ministro del Lavoro Roberto Maroni, aveva elaborato un regime sperimentale per introdurre più incisivamente il metodo contributivo al posto del retributivo nel sistema pensionistico italiano, prevedendo la possibilità di una pensione anticipata per le lavoratrici che avessero accettato il ricalcolo dell'intera prestazione previdenziale appunto col contributivo. L'accesso a tale regime sperimentale era regolato dai seguenti requisiti, da maturare originariamente entro il 31 dicembre 2015:
- lavoratrici autonome: 58 anni di età, 35 anni di contributi
- lavoratrici dipendenti, settore privato e pubblico: 57 anni di età, 35 anni di contributi
Tuttavia l'INPS ha dovuto poi aggiungere tre mesi di età anagrafica a causa degli adeguamenti alla crescita della durata media della vita, ma soprattutto ha anticipato di molto la scadenza del termine, dicendo che quello originale va considerato con l'applicazione della "finestra mobile", quindi i requisiti necessari andavano raggiunti secondo questo nuovo schema:
- le lavoratrici autonome devono averli maturati entro il 31 maggio 2014 (finestra mobile di 18 mesi)
- le lavoratrici dipendenti del settore privato devono averli maturati entro il 30 novembre 2014 (finestra mobile di 13 mesi)
- le lavoratrici dipendenti del settore pubblico devono averli maturati entro il 30 dicembre 2014 (finestra mobile di 12 mesi)
I governi Letta e Renzi non hanno dato risposte alle proteste e alle richieste di rispetto dei termini originari, allora le lavoratrici si sono organizzate ed è nato il Comitato Opzione Donna guidato da Dianella Maroni che ha organizzato una class action contro l'INPS, facendo ricorso al TAR: l'udienza è attesa per il 6 ottobre, se il Tribunale annullasse le circolari INPS che hanno cambiato le carte in tavola sarebbe una grande vittoria.