Il 10 giugno scorso si è tenuta l'attesa audizione di Tito Boeri davanti alla Commissione lavoro della Camera dei Deputati, ma per i lavoratori precoci che ambivano al benestare dell'Inps sulle misure a favore della flessibilità in uscita come: Quota 100, 97 o 41, al fine di poter accedere anzitempo alla quiescenza, è giunta una doccia fredda. Il Presidente Inps ha bocciato le proposte in quanto troppo onerose per essere supportate dal sistema previdenziale italiano.

I conti pubblici non reggerebbero le richieste di pensione anticipata fatte in primis da Cesare Damiano: per la Quota 100 occorrerebbero circa 10.6 miliardi di euro e per le altre misure di flessibilità circa 8 miliardi di euro, la Quota 41 agevolerebbe unicamente i precoci e Boeri si è detto contrario ai provvedimenti ad hoc. Nel corso dell'audizione è emersa chiaramente l'intenzione del Presidente Inps di agevolare la flessibilità a patto che si conceda il prepensionamento con il metodo contributivo.

Pensione anticipata con Quota 100, 97 e 41: precoci al palo, quali proposte?

Stando alle parole di Boeri nemmeno la staffetta generazionale potrebbe servire per rimodulare l'attuale sistema pensionistico italiano, la rigida riforma Fornero potrebbe essere rivista con la consapevolezza che la flessibilità concessa oggi non può e non deve in alcun modo incidere sulle generazioni future.

Per questa ragione l'unico compromesso per accontentare quanti volessero uscire anzitempo dal mercato del lavoro è quello di permettere loro di accedere alla pensione anticipata a fronte di una cospicua riduzione sull'assegno pensionistico finale. Si potrebbe, stando alle parole di Boeri, pensare al prepensionamento col calcolo contributivo, la scelta rimarrebbe facoltativa e a carico del lavoratore che potrebbe decidere in completa autonomia se uscire anticipatamente o aspettare di maturare i requisiti per poter poi accedere alla quiescenza piena.

Pensione anticipata per le lavoratrici, ok all'opzione donna: Boeri favorevole al contributivo

L'Inps per coerenza di pensiero si è detta favorevole alla concessione dell'opzione donna per tutte coloro che matureranno i requisiti al 31/12/2015, la pensione anticipata sarà infatti concessa alle lavoratrici col sistema contributivo, i risparmi nel lungo periodo potrebbero, in questo caso, ammortizzare il rialzo della spesa iniziale e garantire dunque la sostenibilità dei conti pubblici.

Ora tutto dipenderà dalla Ragioneria di Stato, ma almeno le lavoratrici possono dirsi sollevate dopo l'audizione di Boeri che ha invece deluso tutti gli altri.

I lavoratori dovranno dire addio alla pensione anticipata con il sistema delle quote (100,97,41) o il Governo Renzi , pur tenendo in considerazione il parere autorevole dell'economista bocconiano, deciderà di assecondare almeno una delle proposte ancora al vaglio? Secondo voi, nella migliore delle ipotesi, quale potrebbe essere o dovrebbe essere la misura prescelta dall'esecutivo Renzi?