L'appello è direttamente rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in nome di quella democrazia calpestata e messa clamorosamente da parte dal governo in questi ultimi mesi. La voce dei sindacati è stata ignorata, le manifestazioni e le proteste del mondo scolastico sono state 'snobbate': il disegno di legge 'Buona Scuola' ha proseguito durante il suo iter parlamentare a furia di 'spintarelle' e di correzioni 'beffa' che, alla fine, sono state cancellate da un maxi emendamento e da una fiducia, (altrettanto simile ad una 'presa in giro'), in Senato.
Siamo arrivati alla resa dei conti anche se i docenti e le forze sindacali continuano a ribadire come Renzi riuscirà a vincere solo una battaglia ma che uscirà sconfitto dalla guerra contro la scuola pubblica.
Scuola, sciopero della fame docenti: 'Vogliamo incontrare il presidente Mattarella'
Si chiamano Mauro Carlo Zanella, 50 anni, maestro alla primaria da 29 anni, e Rosalba Falzone, 53 anni, docente alle scuole superiori: sono due insegnanti romani che hanno deciso, da ieri, lunedì 6 luglio, di iniziare uno sciopero della fame, 'alloggiando' in un camper nei pressi del Quirinale.La loro intenzione è quella di sensibilizzare il presidente della Repubblica, Mattarella, a non fare il notaio del governo, ma il garante della Costituzione. I due docenti fanno parte del comitato 'Scuola per la Repubblica', una tra le associazioni promotrici della 'Lip' (Legge di Iniziativa Popolare), diventata, negli ultimi mesi, un vero e proprio punto di riferimento per il movimento della scuola: l'obiettivo è quello di ottenere un incontro tra il capo dello Stato e una delegazione di docenti, dove verranno esposte le ragioni per le quali la riforma deve essere considerata incostituzionale e, per tale motivo, respinta.