"Sull'aspettativa di vita [...] è importante sostenere in blocco il diritto con requisiti al 31 dicembre 2015 senza esclusione alcuna. Gli eventuali periodi aggiuntivi tutt'al più dovanno incidere sulla decorrenza, non sul diritto alla pensione" spiega Dianella Maroni all'interno del Comitato Opzione Donna su Facebook. Con la notizia dell'accordo raggiunto in Commissione lavoro alla Camera sembra essere arrivato finalmente il via libera per lo sblocco dell'interpretazione restrittiva data dall'Inps alle circolari riguardanti le domande già inoltrate, che prevedevano di ottenere il pensionamento a partire da cinquantasette anni d'età (uno in più per le autonome) e trentacinque anni di versamenti, seppure con il ricalcolo contributivo della mensilità erogata.

Ma la vicenda presenta comunque dei punti di aleatorietà da chiarire e definire, visto che le lavoratrici chiedono di intervenire anche per evitare che vengano applicati gli adeguamenti alle speranze di vita. Una misura che di fatto bloccherebbe la fuoriuscita di una parte della platea avente diritto di quiescenza.

Interpretazione Inps dei criteri di quiescenza: parte campagna informativa sui social network 

Stante la situazione, il Comitato ha avviato una campagna informativa su Twitter per chiedere a diversi esponenti politici di esprimersi e intervenire con parere favorevole sulla questione.

Tra gli scambi più interessanti, vi è da segnalare quello tra Orietta Armiliato e il Vicepresidente della XI Commissione Walter Rizzetto, il quale sul tema dell'aspettativa di vita si è detto (attraverso un tweet) "assolutamente d'accordo, andare in pensione è un diritto che deve esulare da questo aspetto". Nella pratica, le lavoratrici chiedono di non escludere le donne nate l'ultimo trimestre del 1958 (o del 1957 nel caso delle autonome), confidando che il prossimo 9 settembre si terrà in considerazione questo punto durante l'atteso incontro tra gli esponenti della Commissione lavoro alla Camera, dei Ministeri di Economia e Lavoro e dell'Inps, oltre che della Ragioneria dello Stato.

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