Il noto proverbio dice: 'Non c'è il due senza il tre'. Lo si può tranquillamente applicare anche alle azioni intraprese dal Movimento Cinque Stelle come ricorso alla Corte Costituzionale contro la Buona Scuola renziana.
Vi abbiamo parlato, nei giorni scorsi, di quanto accaduto in Puglia (con l'approvazione all'unanimità della proposta) e in Veneto (dove l'iniziativa è attualmente al vaglio della Giunta Regionale).
In questa occasione, invece, vi parliamo della richiesta inoltrata da alcuni docenti calabresi al governatore Mario Oliverio, nonchè al presidente della Giunta della regione Calabria, Antonio Viscomi, affinchè anche da lì venga sollevata la questione inerente la legittimità costituzionale della riforma scolastica. I principi su cui si basa tale richiesta sono gli stessi attraverso i quali il Movimento Cinque Stelle sta conducendo la propria battaglia contro il governo e contro la riforma scolastica approvata dalla Camera e dal Senato solo poco più di un mese fa.
Viene contestato il tentativo di soffocare la libertà d'insegnamento, esposta all'interno dell'articolo 33 della Costituzione.
Calabria, docenti chiedono incontro per inoltrare ricorso alla Corte Costituzionale
In particolare, gli insegnanti calabresi si riferiscono al nuovo ruolo conferito ai dirigenti scolastici, a cui spetterà il diritto di poter scegliere i docenti 'migliori' per il proprio istituto: in una regione in cui la mancanza di lavoro si fa sentire ancora di più rispetto ad altre regioni, il 'pericolo' di favoritismi, o meglio di vero e proprio 'clientelismo', è quantomai in agguato.
Inoltre, ai presidi verrà concesso il 'potere' di utilizzare i docenti per l'insegnamento in discipline affini, anche se non in possesso di abilitazione, in ragione del solo requisito rappresentato dal titolo di studio.
In sostanza, i docenti calabresi rivendicano i diritti di uguaglianza, buon andamento e imparzialità che vengono seriamente messi in discussione dai contenuti della nuova riforma scolastica. Ora non ci resta che attendere di sapere quale sarà la risposta delle più alte cariche della regione Calabria in merito a questo esposto: la risposta la potremo avere al termine dell'incontro chiesto con le suddette autorità.