I ministri Padoan e Poletti a lavoro sulla riforma Pensioni e la vicenda esodati in vista dell'audizione di domani (giovedì 24 settembre) a Montecitorio davanti alle commissioni Lavoro e Bilancio. Nel corso della riunione di oggi (23 settembre) a Palazzo Chigi, i ministri dell'Economia e delle Finanze e del Lavoro e delle Politiche sociali hanno valutato come procedere con la settima salvaguardia esodati e quali nuove modalità di uscita più flessibile dal lavoro inserire già con la prossima legge di Stabilità.
Si cerca di individuare nuove modalità di accesso alla pensione anticipata che siano compatibili con la situazione finanziaria e quindi non danneggino i conti pubblici.
Legge di Stabilità 2016, l'esecutivo a lavoro su flessibilità pensioni
Si punta a dare forma ad alcuni interventi mirati a specifiche categorie: esodati, donne, uomini over 62. Si parla si salvaguardie e opzioni vecchie e nuove, sia per uomini che per donne. Il governo è al lavoro, viene ribadito da Palazzo Chigi, ma ancora nulla è stato deciso, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa. Praticamente l'esecutivo stringe sulle pensioni, ma resta dal sciogliere il nodo sulle coperture.
Intanto, il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, annuncia che domattina (24 settembre) è in programma un incontro con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (Camusso, Furlan e Barbagallo) dopo le audizioni di Padoan e Poletti. Il vertice è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali, che domani manifesteranno a Montecitorio per sollecitare ancora una volta la settima salvaguardia per gli esodati, ha fatto sapere Damiano al termine della seduta di oggi durante la quale sono stati sentiti i rappresentanti dell'Abi.
Previdenza, dalla banche ai sindacati: superare la legge Fornero
Anche secondo l'Associazione bancaria italiana servono "regole più flessibili per il pensionamento".
Nuove regole "da adottare possibilmente - ha detto il responsabile dell'ufficio relazioni sindacali dell'Abi Giorgio Mieli già con la prossima legge di stabilità". Banche, sindacati e partiti radicali di sinistra e di destra, praticamente, la pensano più o meno allo stesso modo sulla riforma delle pensioni e sulla necessità di modificare la legge Fornero ritenuta molto rigida in uscita e penalizzante anche sul fronte dell'accesso dei giovani al mondo del lavoro. "Il Governo Renzi - ha affermato il segretario confederale della Uil - non ha né scuse né alibi, deve subito varare - ha aggiunto Domenico Proietti - la settima salvaguardia per i 49.500 lavoratori previsti". Intanto, sulla questione previdenziale si muovono anche i movimenti radicali di sinistra.
I deputati di Sel, insieme ai due fuoriusciti dal Partito democratico dopo le polemiche sul Jobs act e la legge sulla Buona Scuola, Pippo Civati e Stefano Fassina, hanno firmato il documento comune "Piano per il lavoro" di proposte economiche in vista della Finanziaria. "Il 2016 - hanno spiegato i promotori del 'Piano per il lavoro' - deve essere l'anno della svolta che passa per lavoro, espansione degli investimenti pubblici, reddito minimo garantito, il superamento della legge Fornero".