Matteo Renzi conferma che sono allo studio nuove misure di flessibilità in uscita dal lavoro ma esclude modifiche strutturali alla legge Fornero. "Condivido totalmente - ha detto il premier parlando oggi della riforma Pensioni - la linea di Pier Carlo Padoan". Il ministro dell'Economia, come si ricorderà, ha escluso interventi sulla previdenza con la prossima finanziaria perchè sarebbero "rischiosi", ha spiegato. La stessa posizione ribadita oggi (21 settembre) dal premier leader del Pd. "Dobbiamo dire con chiarezza - ha puntualizzato nel corso dell'intervento alla direzione dem - che i conti pensionistici non si toccano".

Renzi parla della riforma delle pensioni e di conti alla direzione del Pd

"Non andiamo a intervenire - ha sottolineato escludendo manovre a rischio nella prossima legge di Stabilità - mettendo una voce in più per i conti pensionistici". Il premier ha però spiegato che l'esecutivo sta valutando "forme di flessibilità in uscita che magari hanno un costo immediato - ha detto secondo quanto riporta l'askanews- che si recupera in futuro". Diverse le proposte all'esame dell'esecutivo. Una l'hanno già ribattezzata "opzione uomo": si tratta di una delle ipotesi nelle ultime ore allo studio del governo che non vuole spegnere del tutto le speranze per nuove modalità di accesso alla pensione anticipata seppur in cambio di penalità sugli assegni previdenziali che a questo punto, però, potrebbero essere per niente "lievi".

Pensione anticipata, 'nasce' l'opzione uomo: ecco di cosa si tratta

La proposta, secondo riporta l'Ansa citando come fonte alcuni i tecnici dell'esecutivo, prevede che per le persone che hanno perso il lavoro sulla soglia del pensionamento si conceda una opportunità per l'accesso alla pensione anticipata simile a quella già concessa alle donne, ma con l'opzione contributivo.

Da qui nasce "opzione uomo", che però prevede l'uscita dal lavoro solo tre anni prima rispetto ai requisiti anagrafici di 66 anni e sette mesi previsti dalla legge in vigore. L'età pensionabile, in questo caso, scenderebbe a 63 anni e sette mesi. Ma con dei tagli inevitabili sugli assegni pensionistici che verranno calcolati con il sistema contributivo e subiranno penalità legati all'equità attuariale, ovvero al tempo più lungo di percezione delle pensioni.

Tra le proposte al vaglio dell'esecutivo anche quelle dei prestiti pensionistici, una specie di assegno di solidarietà per i casi di particolare disagio che possa servire come un ponte per aiutare gli over 55 rimasti senza lavoro.

Nuova opzione donna: uscita dal lavoro a 62 anni con penalità del 10%

A proposito di prepensionamenti delle donne, tra le novità delle ultime ore, l'esecutivo vagliando l'ipotesi che prevede la pensione anticipata per le donne a 62 anni con 35 anni di contributi. Sostanzialmente una nuova opzione donna modificata nella parte del ricalcolo, che non sarà legato al sistema contributivo ma a una riduzione degli assegni correlate alle aspettative di vita, cioè una penalità pari a quasi il 10% per 3 anni in anticipo rispetto all'età di accesso alla pensione d'anzianità prevista dalla legge Fornero.

Saranno queste le ipotesi le nuove "forme di flessibilità in uscita" a cui pensa il premier Renzi? Intanto le opposizioni e i sindacati continuano a chiedere interventi urgenti. "Una cosa ingiusta come questa - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni (Lega Nord) parlando della legge Fornero - non è mai stata fatta e quindi questa legge va cancellata".