Potrebbe presto arrivare una nuova proposta sul tavolo del governo Renzi. La firma è quella di Nino Galloni, economista e membro del collegio dell’INPS, in base al quale il giusto mix in vista di una riforma di pensioni e prepensionamento consisterebbe nell’applicare delle penalizzazioni al 15% per gli anticipi che vanno dai 4 ai 6 anni. A questo punto la scrivania di Renzi risulta zeppa di proposte e ipotesi di legge che rischiano però di divenire carta straccia se l’Esecutivo stesso deciderà di far passare anche il treno rappresentato dalla Legge di Stabilità.
A ben pensarci non sfruttarla sarebbe gravissimo per una serie di ragioni: è ormai chiaro a tutti come la Legge Fornero sia più una legge di bilancio che non una riforma delle previdenza, quale migliore chance dunque di rivederla se non tramite quel provvedimento che certifica il bilancio dello Stato stesso? E mentre si rimane in attesa di conoscere gli esiti del dibattito che quest’oggi si terrà in Commissione Lavoro, il governo continua ad essere attaccato da più fronti a causa di una strategia d’azione ritenuta incomprensibile. Su tutti l’attacco frontale operato da Salvini della Lega Nord cui proprio non sono andate giù certe ‘scelte economiche’.
I cittadini in definitiva paiono sempre più preoccupati, su tutti i lavoratori precoci che si sentono più che mai abbandonati.
Ultime news pensioni lavoratori precoci e prepensionamento oggi 9 settembre: la lettera spedita all’On Gnecchi
Venendo per l’appunto al caso pensioni lavoratori precoci, le ultime news aggiornate ad oggi 9 settembre non paiono per nulla confortanti. Dopo mesi di promesse la Legge di Stabilità potrebbe non essere più sfruttata dal governo, ragion per cui nell’aria serpeggiano rabbia e sgomento. Tutti sentimenti più che rintracciabili nella lettera di risposta inviata da un precoce all’On. Gnecchi: ‘Lei dice che non è possibile fare peggio della Legge Fornero, beh mi scusi ma su questo punto la devo contraddire, perché quando si parla di Pensioni, noi lavoratori precoci, abbiamo imparato a nostre spese che non c’è mai un limite al peggio’ chiosa un passaggio della missiva.
E come dare torto ad una categoria che continua ad essere oltraggiata ed offesa dopo aver tra l’altro dato tutto per il proprio paese. Dopo aver speso l’infanzia al lavoro. Dopo aver trascorso 40 anni su gru, palazzi o cantieri.
Novità precoci e prepensionamento: la proposta di Galloni, la rabbia di Salvini e il meeting in Commissione Lavoro
Il regime del non interventismo verso cui sembra inesorabilmente cavalcare il governo Renzi ha suscitato la rabbia di parecchi, con Matteo Salvini a spiccare su tutti gli altri per la veemenza delle proprie dichiarazioni: ‘Il governo non trova i soldi per modificare la Legge Fornero ma per mantenere 100mila clandestini li trova’ ha tuonato il leader del Carroccio, sicuro di come i propri concittadini stiano subendo una sorta di ‘discriminazione’ razziale al contrario.
Condivisibili o meno, le parole di Salvini certificano uno stato di cose più che mai incandescente con l’impressione crescente che la corda possa rompersi da un momento all’altro. In attesa di sapere se il meeting di oggi in Commissione Lavoro darà spunti di riflessione importanti, il governo ha ricevuto l’ennesima proposta di riassetto del prepensionamento, con l’ipotesi Galloni di tagliare gli assegni del 15% nel caso si esca dall’impiego con un range d’anticipo compreso tra i 4 e i 6 anni. Una proposta non molto diversa da quelle pervenute finora a Palazzo Chigi che appare fin troppo penalizzante per precoci e lavoratori d’ogni specie e genere. E Voi cosa ne pensate? Sareste d’accordo ad autorizzare tagli così netti sugli assegni pur di arrivare ad una riforma? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto!