Il dibattito sulla riforma Pensioni è ormai infuocato, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Renzi, Padoan, Poletti sulla flessibilità in uscita per la pensione anticipata: dichiarazioni a tratti in contraddizione tra loro ma che fanno capire come la Legge Fornero rimarrà così oppure verrà cambiata introducendo un sistema di penalizzazioni per i prepensionamenti, altro che Quota 41 per i precoci, Quota 97 o Quota 100 di Damiano et al. Facciamo un po' il punto della situazione con le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 9 settembre, giornata in cui riprenderanno i lavori su proroga Opzione Donna e settima salvaguardia da parte della Commissione Lavoro presieduta da Cesare Damiano.

Novità Opzione Donna e esodati, oggi 9 settembre ripartono i lavori

In data 8 settembre si è svolto un incontro tecnico tra membri del Ministero dell'Economia e del Lavoro, della Ragioneria di Stato e dell'Inps per un confronto sui numeri per la settima salvaguardia esodati e la proroga dell'Opzione Donna al 31 dicembre 2015 con mantenimento del requisito anagrafico a 57/58 anni (dunque togliendo i 3 mesi aggiunti in precedenza dall'INPS). Come ampiamente detto nelle passate settimane sembra che l'Opzione Donna tornerà alle condizioni originali come richiesto dal Comitato di Dianella Maroni in rappresentanza di molte lavoratrici.

Invece la settima salvaguardia esodati, praticamente certa anch'essa, coprirà solo la metà dei quasi 50mila potenziali interessati: di certo anche se approvata come ribadito da Damiano (sono avanzati fondi dalle precedenti salvaguardie) scontenerà molti e quello degli esodati resterà un fronte caldo.

Ultime pensioni: anticipata con ricalcolo contributivo, Boeri ritratta?

E' tornato a parlare Tito Boeri, presidente INPS, ovviamente in merito alla sua proposta di riforma pensioni, o meglio di flessibilità in uscita per la pensione anticipata.

Ho già scritto nell'articolo di ieri Pensione anticipata e flessibilità: confusione o strategia?che non riesco a capire se quella del governo sia vera confusione oppure una strategia comunicativa ad hoc per creare aspettative e timori, poi “risolti” proponendo il sistema delle penalità per i prepensionamenti come una concessione ai lavoratori, come uno sforzo da parte dello Stato impegnato a tagliare anche le tasse e a rilanciare l'occupazione.

Orbene, ora Tito Boeri ci viene a dite che la sua proposta non è il ricalcolo col contributivo per la pensione anticipata e che sono i mass media ad aver sbagliato: “I giornali hanno scritto che (nella proposta) ci sarebbe una riduzione delle pensioni del 30%. Non è così, la nostra proposta al governo non ha un taglio grande delle pensioni ma prevede una riduzione equa per chi sceglie di anticipare il ritiro che non implica una riduzione di quell’entità né il ricalcolo con il metodo contributivo” queste le sue parole ad un incontro organizzato dal think tank Bruegel [fonte: Il Sole 24 Ore online dell'8 settembre].

Ok, prendiamo atto che quanto esposto da Boeri nell'incontro col governo e poi alla Camera dei Deputati è stato mal interpretato da chiunque, aspettiamo allora nuove delucidazioni su cosa propone in concreto.

Notizie riforma pensioni 2015, governo Renzi: solo se avanzano risorse da altri interventi

A conferma della linea del governo Renzi sulla riforma pensioni arrivano anche le ultime dichiarazioni di Enrico Morando, vice ministro dell'Economia, che ribadisce come le risorse finanziarie dovranno essere usate prima per altri interventi e solo se avanza qualcosa dirottate verso interventi per la flessibilità in uscita e la pensione anticipata: “... evitando uno spostamento di risorse aggiuntive verso la previdenza...

bisogna farlo senza prendere quote di risorse significative dal bilancio per spostarle sulle pensioni. Se ci sono risorse vanno impiegate per affrontare il dramma delle famiglie in situazione di povertà assoluta” [fonte: Il Sole 24 Ore online dell'8 settembre].