"I lavoratori più anziani in pensione, i più giovani al lavoro": lo scrive oggi a caratteri cubitali su Facebook, intervenendo sulla riforma Pensioni, il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano commentando le ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi a Berlino durante l'incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Il premier, come ha ricordato Damiano nel suo post su Facebook, al vertice con il cancelliere ha ribadito che l'Italia sui conti pubblici chiede di applicare le norme per flessibilità ma ha sottolineato che a tal proposito non si intendono cambiare le regole.
Damiano commenta le dichiarazioni di Renzi all'incontro con la Merkel a Berlino
"Questa - secondo il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - é la strada giusta. Chi si batte per la crescita e contro l'austerità - ha aggiunto il deputato della minoranza del Partito democratico - deve apprezzare la battaglia che Renzi sta conducendo in Europa". Questa la parte dell'intervento in cui Damiano si dice d'accordo con il capo dell'esecutivo. Ma non manca la riflessione sulla riforma pensioni che Renzi ha promesso di realizzare entro il 2016 anche se ancora, in realtà, pare che il governo continui a prendere tempo proprio per non incrinare i rapporti con l'Europa in materia di finanza pubblica.
"Quello che chiedo al presidente del Consiglio - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro della Camera - é la coerenza. Se non dobbiamo più presentarci con il cappello in mano e obbedire ciecamente alle regole rigoriste imposte dalla Troika europea - ha spiegato il parlamentare primo firmatario di diversi disegni di legge per la riforma previdenziale - facciamolo anche quando si parla di pensioni".
'Pensione anticipata per gli anziani e nuove opportunità di lavoro per i giovani'
Ribadite anche oggi le critiche alla legge Fornero che la minoranza dem, come i sindacati, Area popolare (Ncd-Udc) e i partiti di opposizione chiedono di modificare. "La riforma pensioni di Monti - ha ribadito oggi Cesare Damiano - va corretta con la flessibilità previdenziale".
Il ddl 857 a prima firma Damiano, com'è noto, prevede nuove formule più flessibili per l'accesso al pensionamento: pensione anticipata a 62 anni con un'anzianità contributiva di 35 anni e decurtazioni degli assegni pari all'8%, ma anche la possibilità di andare in pensione con Quota 41 di contributi per i lavoratori precoci. "Opponiamoci politicamente e culturalmente - ha detto l'ex sindacalista della Cgil oggi fortemente impegnato sul fronte parlamentare per le revisione della legge Fornero - ad un futuro che ci riserva aziende popolate da settantenni - ha spiegato - che devono lavorare per mantenere, a casa e disoccupati, i propri figli e nipoti". Gli interventi proposti per la riforma pensioni sono finalizzati sia a mandare i pensione i sessantaduenni sia a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani disoccupati, sia nel settore privato che in quello pubblico. "I lavoratori più anziani in pensione - ha concluso a caratteri cubitali sul social network Cesare Damiano - e i più giovani al lavoro".