I bandi del concorso Scuola 2016 dovrebbero essere ormai in arrivo, ma nel frattempo i sindacati uniti promuovono una mobilitazione per il 12 febbraio a difesa dei diritti dei precari che dovrebbero partecipare al concorso. Il comunicato spiega i motivi della protesta, mettendo davanti a tutti l'organizzazione di un bando senza un confronto con le organizzazioni sindacali.

La legge 107, a dispetto della propaganda politica, non ha risolto il problema del precariato. Il precariato storico esiste ed è composto da docenti che a fatica hanno conseguito l'abilitazione ma rischiano di non veder valorizzato il loro percorso, insegnanti della scuola dell'infanzia vincitori di concorsi precedenti o inseriti in GAE che sono stati esclusi dal piano di assunzioni senza motivo, persone che non hanno l'abilitazione perché i TFA non sono stati attivati e questo non li rende idonei al concorso. Senza contare coloro che per decisione della Corte Europea hanno diritto ad essere stabilizzati, ma sono stati del tutto ignorati.

Concorso a cattedra 2016: opportunità o ingiustizia?

Dato che il concorso scuola sarà l'unico modo accedere al lavoro pubblico di docente, è giusto che garantisca trasparenza ed equità, tenendo conto delle eccezioni. La struttura di quello organizzato per il 2016 però, non convince. Pieno di criticità rilevate ma del tutto ignorate e continui ritardi nella pubblicazione (la legge stabiliva come ultima data il primo dicembre 2015), si presta ad essere attaccato in tribunale su più fronti. I sindacati chiedono che venga aperto un tavolo di confronto per valorizzare il lavoro e la professionalità di chi da anni presta servizio nella scuola. Per far questo è necessario intervenire nella tabella di valutazione titoli e sulle prove del concorso.

Manifestazione del 12 febbraio contro il concorso scuola

Venerdì 12 febbraio è la giornata scelta per la mobilitazione unita, che avverrà davanti alle Prefetture dei capoluoghi di provincia italiani. Saranno le strutture sindacali del territorio a guidare le iniziative. I sindacati coinvolti al momento sono FLC CGIL, CISL, UIL, SNALS e la Gilda. Resta aggiornato sulla scuola cliccando il tasto Segui.