Non arrivano buone notizie sul fronte della riforma Pensioni 2016: le ultime novità riguardano le dichiarazioni di Giuliano Poletti che non lasciano ben sperare e, probabilmente, hanno la funzione di delineare quale potrà essere il dibattito sul tema nei prossimi tempi. Nel frattempo, si segnala un intervento di Cesare Damiano che ha sottolineato come il ruolo dell’Europa sul nodo degli esodati e dei precoci sia assolutamente criticabile.
A questo quadro particolarmente complesso, si aggiunge anche l’indiscrezione secondo la quale il governo Renzi starebbe pensando a una razionalizzazione dei costi della previdenza soprattutto per quanto riguarda le prestazioni di carattere assistenziale come la pensione di reversibilità. Questa riforma avrebbe come finalità quella di istituire un nuovo provvedimento di lotta alla povertà: si tratterebbe, in effetti, di risparmiare su una serie di prestazioni, per permettere che ne venga varata una per coloro che si trovano in età avanzata e senza lavoro.
La flessibilità nel 2017? Novità riforma pensioni 2016
Le ultime dichiarazioni di Giuliano Poletti non possono che suscitare critiche da parte di coloro che attendevano una riforma delle pensioni nel 2016: il Ministro, infatti, ha sottolineato come sia necessario avere il tempo adeguato per poter mettere in campo una riforma del sistema previdenziale che sia realmente strutturale e che non contenga criticità come è avvenuto in precedenza. Sembra, insomma, che il tutto possa essere rinviato al 2017: la tempistica sarebbe quella di inserire il provvedimento all’interno della legge di stabilità che viene varata a fine anno. Gli effetti di una eventuale riforma si avrebbero, dunque, non prima del 2017.
Le parole di Poletti giungono proprio nel momento in cui Cesare Damiano sta rilanciando la sua proposta e, dunque, sembra rappresentare una sorta di risposta a distanza da parte del governo Renzi.
I lavoratori precoci, l’UE e le novità riforma pensioni 2016
Prosegue, intanto, la vertenza dei lavoratori precoci, i quali, dopo aver costituito una serie di comitati locali, sta organizzando la manifestazione nazionale a Bologna per la giornata di sabato 6 febbraio. I precoci denunciano l’assenza dei sindacati, i quali, nonostante appoggino la Quota 41, non si stanno muovendo realmente a favore di questa particolare vertenza. Intanto, a parlare dei precoci e degli esodati è stato nuovamente Cesare Damiano, il quale ha sottolineato come sia necessario bacchettare l’Europa per il comportamento tenuto contro queste categorie di lavoratori e pensionandi.
L’invito è affinché Renzi ponga realmente la questione a Bruxelles, perché l’atteggiamento dell’Europa, la quale continua a sostenere la necessità di mantenere in vigore la riforma pensioni Fornero, dovrebbe essere considerato irricevibile. Il Presidente della Commissione Lavoro, poi, sottolinea come una misura per i precoci non graverebbe neanche sulle casse dello Stato, per cui risulta essere incomprensibile l’opposizione ad ogni provvedimento in questa direzione. Per aggiornamenti su pensioni, previdenza e prestazioni assistenziali, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.