I confronti sulla riforma pensioni 2016sono nuovamente all'ordine del giorno, nonostante il veto piuttosto imperioso da parte della UE: da un lato, infatti, alcune categorie particolarmente penalizzate, come i precoci e gli esodati, stanno dando inizio a nuove forme di mobilitazione e di pressing politico; dall'altro, Cesare Damiano è convinto che la flessibilità con Quota 97 e Quota 41 sia possibile e così ha chiesto un incontro con l'Inps in maniera tale da valutare i costi reali della sua proposta. Nel frattempo, però, giungono cattive notizie non soltanto sulle Pensioni ma, in generale, sulle prestazioni assistenziali: il governo Renzi, infatti, starebbe pensando ad una stretta sugli assegni di reversibilità e in generale su tutte le forme di sostegno che siano legate al reddito; in parole semplici, ad essere tagliate potrebbero essere le pensioni di reversibilità l'assegno sociale e , probabilmente, anche l'integrazione del trattamento minimo.

Preoci, esodati e le ultime novità sulla riforma pensioni 2016

La battaglia dei lavoratori precoci affinché si possa mettere in campo una riforma pensioni per il 2016 che contempli perlomeno una Quota 41 per tutti coloro che hanno iniziato a lavorare da adolescenti sta diventando una delle più accese e meglio organizzate: i precoci, infatti, stanno portando avanti una serie di iniziative sia politiche che mediatiche. Dal punto di vista strettamente politico, infatti, i precoci non solo si stanno organizzando in comitati locali in vista dell'organizzazione di una grande manifestazione (che potrebbe essere un'occasione per tutti coloro che intendono protestare contro le politiche economiche sul lavoro e la previdenza del governo Renzi) ma stanno cercando sempre nuovi appoggi politici e sindacali alla loro vertenza.

Cesare Damiano, i sindacati confederali, Matteo Salvini e la Lega Nord sono tutti concordi nella necessità di una Quota 41. Anche gli esodati, dal canto loro, riprendono la lotta per i 20mila lavoratori che hanno perso il lavoro entro il 31 dicembre 2011 a seguito di risoluzione del contratto e che non sono stati ancora salvaguardati: la richiesta è semplice, si chiede l'ultima e definitiva salvaguardia.

La stretta sulla reversibilità e le ultime novità sulla riforma pensioni 2016

Il governo Renzi, secondo il commissario straordinario dell'Isfol, Stefano Sacchi, sta preparando una 'razionalizzazione' della maggior parte delle prestazioni di carattere assistenziali e previdenziali attraverso il disegno di legge delega per la lotta alla povertà.

Sembra che, in parole più semplici, stia per arrivare una vera e propria stretta che, però, non toccherà i benefici già in essere. Innanzitutto, si potrebbe andare in contro a tagli per quanto riguarda la pensione di reversibilità che, al di là del numero dei superstiti, sarà sempre collegata al reddito con conseguente diminuzione dell'assegno. In pericolo, sarebbero anche gli assegni sociali, le cosiddette 'maggiorazioni sociali' e, molto probabilmente, anche l'integrazione del trattamento minimo. I dettagli e, dunque, l'entità dei tagli non è stata resa ancora nota, però sembra che non verranno toccate le pensioni di invalidità e disabilità. Per aggiornamenti sulle nuove misure di riforma delle pensioni per il 2016 e le mobilitazioni, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.