Fino al prossimo 30 marzo ci sarà tempo, per ciascun candidato al prossimo concorso a cattedra, di modificare la propria domanda. Questo è quanto è stato precisato dal Ministero dell'Istruzione e pubblicato dal noto sito specializzato 'Tecnica della Scuola'.

Pertanto, ciascun docente che abbia intenzione di modificare o, addirittura, annullare la propria candidatura potrà liberalmente farlo entro le ore 14 del 30 marzo, termine ultimo per la presentazione delle domande, come indicato nei bandi di concorso.

A 'tempo scaduto', infatti, verranno prese in considerazione dall'amministrazione centrale solo le domande che, a quell'ora, risulteranno regolarmente inoltrate.

Ultime news concorso scuola, 25 marzo: i docenti potranno modificare la domanda sino all'ultimo

In ogni caso, il Miur ha tenuto a precisare che, dopo ogni eventuale modifica apportata dal docente, dovrà essere effettuato nuovamente l'inoltro della domanda.La precisazione è contenuta nella 'Guida alla compilazione della domanda online' e, più precisamente, al punto 4.3 della sezione intitolata 'Istruzioni per la compilazione'. In questo caso, il candidato potrà procedere alle modifiche che intende apportare, premendo semplicemente il tasto 'modifica'.

Nel momento in cui il docente dovesse cliccare sull'apposito tasto, riceverà una email attraverso la quale il sistema provvederà a comunicare la cancellazione del pdf precedente. Dopo che il candidato avrà effettuato le variazioni necessarie alla propria domanda, dovrà procedere ad un nuovo inoltro affinchè il sistema riconosca come valido tale aggiornamento.

Concorso scuola, flop inoltro domande: cosa aspettarsi?

Cosa aspettarci in quest'ultima settimana a disposizione dei docenti precari per inviare la propria candidatura? I numeri, sin qui, sono ben al di sotto delle ottimistiche previsioni avanzate dal Ministero dell'Istruzione che aveva 'azzardato' (ottimisticamente) l'arrivo di un vero e proprio 'fiume di domande', anche sino a duecentomila. Non parliamo poi dell'incertezza in merito allo svolgimento della prova scritta, visto che si parla, sempre più insistentemente, di un probabile slittamento a maggio.