Dopo che il Tar del Lazio ha accolto i primi ricorsi a favore di docenti non abilitati, è caos sul concorso Scuola. Tempestiva, ovviamente, è stata la reazione di coloro che hanno conseguito l'abilitazione con un percorso formativo ad hoc, in particolare gli abilitati tramite TFA e PAS. Ora, probabilmente, la domanda che gli abilitati si stanno ponendo in questo momento è stata chiaramente espressa da una professoressa lombarda di 'Tecnologie per le scuole medie' che ha inviato una lettera ad Orizzonte Scuola dal titolo: 'Se al concorso scuola potranno partecipare anche gli abilitati, a cosa mi è servito conseguire l'abilitazione?'.
Concorso scuola, abilitati: ecco cosa sta succedendo
A favore del 'fronte' degli abilitati sono intervenuti il senatore del PD, Francesco Scalia, che come sappiamo ha proposto un doppio canale di immissione in ruolo e il Movimento 5 Stelle.
In particolare, quest'ultimi in commissione Cultura di Camera e Senato hanno mostrato il loro disappunto per una legge mal concepita a cui già si era richiesto al ministro Giannini di intervenire. Ora si rischia di precipitare nel caos visto che il Tar come ha accolto i primi ricorsi ne potrebbe accogliere altri, e in migliaia sono i docenti che hanno deciso di procedere legalmente per poter accedere al concorso scuola. Al momento la risposta del M5S è quella di realizzare 'una fase transitoria per assumere gli abilitati esclusi dal prossimo concorso su tutti i posti vacanti anche al 30 giugno'.
Inoltre chiedono all'esecutivo di poter prorogare il limite dei 36 mesi di servizio per le supplenze.
Intanto, è notizia dell'ultima ora, che gli abilitati hanno creato un gruppo su Facebook 'Abilitati per doppio canale'. Qui l'intento, come suggerisce il nome del gruppo, è quello di creare un doppio canale per TFA, PAS, ITP, AFAM, SFP e magistrali. Gli iscritti si stanno muovendo per presentare una denuncia direttamente alla Commissione europea.
Ricorrenti e non del concorso scuola 2016
I ricorsi accolti sono in attesa del giudizio di merito e quindi, al momento, risultano ammessi con riserva. L'esito dei primi ricorsi si conoscerà a breve, ovvero il 7 e il 21 aprile. La prima ricorrente accolta è stata una docente iscritta in III fascia con cdc A23, dove per tale cdc, visto che è stata istituita quest'anno, non era possibile abilitarsi.
Un altro ricorrente accolto è un candidato che ha concluso il dottorato di ricerca. Questi, ovviamente, sono solo alcuni casi.
L'altra parte da analizzare riguarda i docenti che hanno deciso di non presentare domanda per il concorso scuola, perché non in possesso del titolo abilitativo. Valga fra tutte, la lettera inviata ad Orizzonte Scuola di una neolaureata di 24 anni che, dopo essersi rivolta all'ufficio post lauream di Ca' Foscari, ha deciso di non fare ricorso. Ora, avendo deciso di seguire le regole, si ritrova esclusa, mentre altri suoi colleghi, alla sua pari, avranno la possibilità di partecipare alla procedura concorsuale. Al momento ha giustamente sottolineato che un'alternativa per intraprendere la strada dell'insegnamento non c'è, visto che non sono previsti corsi di abilitazione. In ogni caso, se i docenti non abilitati dovessero superare la procedura concorsuale sarebbero i primi ad essere assunti senza essere in possesso di abilitazione.