I bandi di concorso a cattedra, usciti dopo mesi di attesa accompagnati da arrovellanti polemiche, continuano a far discutere. In particolar modo, questa volta a tenere banco sono le commissioni d'esame e il loro compenso. L'onorevole di Forza Italia, Elena Centemero, ha provveduto a depositare un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, proprio in merito ai compensi spettanti ai docenti.

Ultime news scuola, venerdì 4 marzo 2016: Centemero al ministro Giannini

La responsabile Scuola del partito di Silvio Berlusconi parla di compenso assolutamente inadeguato se consideriamo che si tratta di un lavoro particolarmente delicato, un lavoro che richiede competenza e serietà. 'Difficilmente - fa presente l'onorevole Centemero - si troveranno dei docenti competenti disposti a svolgere questa funzione'.

Infatti, oltre alla mancanza di esonero dal servizio (tassativamente escluso dalla Legge numero 228 del 24/12/2012, comma 47 dell'articolo 1), la retribuzione per i commissari è stata fissata in 50 centesimi per ogni elaborato corretto, durante la prova scritta, e per ogni candidato esaminato, durante la prova orale.

L'onorevole Centemero si chiede come abbia potuto il governo trattare così miseramente il lavoro di un docente? Qui si sta parlando di una retribuzione oraria di circa 65 centesimi, un compenso da 'fame': assumersi l'incarico di commissario d'esame rappresenta un compito molto importante e l'esponente di Forza Italia si chiede come si possano trovare dei bravi docenti disposti ad assolvere tale funzione.

Concorso scuola e commissione d'esame: principali requisiti

Ricordiamo che per far parte della commissione d'esame, un docente deve avere, al suo attivo, almeno cinque anni di ruolo nella tipologia di scuola o classe di concorso di riferimento (sui posti comuni) e 5 anni di ruolo nel sostegno, oltre ad altri requisiti indicati dal Decreto Ministeriale.

La domanda potrà essere presentata su Istanze Online fino al prossimo 19 marzo: la domanda va inoltrata per la regione in cui si sta prestando servizio. Il Miur ha fatto un'eccezione per i candidati in pensione da non più di 3 anni e con un massimo di 70 anni di età: questi potranno inviare domanda per la regione dove si risiede.