Ora che i bandi di concorso sono usciti, è tempo di presentazione della domanda e, soprattutto, è tempo di studiare. Dalle ore 8 di domani mattina, lunedì 29 febbraio, sarà già possibile inviare la propria candidatura collegandosi col portale Istanze Online del Miur; per quanto riguarda, invece, lo studio del programma d'esame, i docenti avranno a propria disposizione solamente un paio di mesi (scarsi) visto che il calendario delle prove scritte dovrebbe riguardare la fine del mese di aprile o, al massimo, i primi giorni del mese di maggio (le date precise si conosceranno solamente il prossimo 12 aprile).
Ultime news scuola 28 febbraio: quando e come prepararsi per il concorso?
Oltre al tempo che mancherà per studiare (moltissimi candidati si dovranno dividere tra lavoro e studio), occorre considerare la riforma delle nuove classi di concorso che costringerà ciascun docente a studiare altre materie che non rientravano nel loro percorso di formazione: tutto questo, perchè il Miur, dopo sette anni di 'tira e molla', ha pensato bene (o forse sarebbe meglio dire 'male') di rivedere le cdc proprio in concomitanza della pubblicazione dei bandi, accorpando quasi un terzo delle classi di concorso. Insomma, una 'beffa' nella beffa di un concorso 'lampo' che avrebbe la pretesa di mettere in cattedra una parte dei vincitori già dal prossimo 1 settembre.
Concorso scuola 2016: cosa studiare? I programmi d'esame e la tipologia delle prove
I vari programmi d'esame, per ciascuna disciplina, si potranno consultare alla istruzione.it/concorso_docenti/documenti.shtml: si tratta di un documento di ben 172 pagine, all'interno del quale, ciascun docente potrà individuare il programma riguardante la sua candidatura.
In ogni caso, l'indirizzo generale è quello del campo metodologico-didattico e, come del resto già preannunciato, meno nozionistico.
Il docente dovrà prestare attenzione, quindi, a diversi aspetti della didattica come la psicologia inerente all'educazione e all'apprendimento scolastico degli alunni oltre che una corretta valutazione dei propri studenti.
Si parlerà anche di personalizzazione della propria materia, anche e soprattutto in considerazione della tipologia dei propri allievi: naturalmente, bisognerà prestare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali, con deficit di apprendimento e i disabili.
Ciascun candidato dovrà, inoltre, dimostrare la propria dimestichezza con gli strumenti interattivi didattici oltre che realizzare la progettazione curricolare della disciplina.
Probabilmente le prove del concorso daranno ampio spazio alla legge 107/2015: quindi, bisognerà prestare attenzione alla legislazione e alla normativa scolastica, il contratto di lavoro, lo stato giuridico del docente, oltre alla procedura inerente al periodo di formazione e di prova. Non è da escludere che i quesiti possano riguardare anche il nuovo sistema di valutazione, oltre all'autonomia scolastica e alla trasformazione del sistema educativo.