Mentre il Governo temporeggia sugli interventi da attuare per rendere più flessibile l'uscita, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ritorna a ribadire la necessità di cambiare le norme contenute nella Riforma Fornero. Si tratta di un argomento piuttosto delicato che necessita al più presto una soluzione concreta.
Flessibilità a costo zero
"Entro la fine dell'anno con la legge di stabilità avremo la riforma delle Pensioni che anticipa di quattro anni l'uscita dal lavoro a costo zero per le casse dello stato", ha affermato l'ex ministro del Lavoro Damiano.
Il deputato del Partito Democratico, infatti, avrebbe lasciato trasparire le sue intenzioni di agire su un tema così delicato. Tempo fa, è stato lo stesso Damiano a presentare il ddl n.857 in Commissione Lavoro alla Camera di cui lui stesso è il primo firmatario. Il disegno di legge prevede l'uscita a partire dai 62 anni di età accompagnati dai 35 anni di versamenti contributivi ma con delle penalizzazioni massime dell'8%.
Cesare Damiano avrebbe poi precisato che, nei primi quattro anni, lo Stato dovrà sostenere dei costi che però verrebbero compensati dai risparmi generati per i prossimi 20 anni. Resta comunque il fatto che sarà difficile reperire altre risorse da destinare al tema pensioni visto che le priorità del Governo nella prossima legge di stabilità riguarderanno maggiormente la riduzione dell'Irpef, dell'Ires e l'aumento dell'Iva congelato per tre anni.
Interventi nella prossima legge di stabilità
Come anticipato dal sottosegretario Tommaso Nannicini, l'esecutivo potrebbe rimettere mano alla flessibilità in uscita nella prossima legge di stabilità nonostante ciò deluda migliaia di lavoratori italiani costretti ancora ad aspettare un intervento conclusivo. Ma a rassicurare ci pensa Cesare Damiano: "La prossima legge di stabilità varata nel corso di quest'anno dovrebbe essere l'occasione per affrontare il tema. Scorciatoie non ce ne sono, in politica purtroppo i processi sono lenti. Ma noi abbiamo già alle spalle grandissimi risultati, ha concluso l'ex ministro del Lavoro.