Nel corso di un incontro organizzato dal presidente della regione Piemonte Chiamparino, Cesare Damiano è tornato a parlare di Pensioni. Dopo l'intervento di Matteo Renzi a Domenica Live, la riforma previdenziale torna al centro del dibattito. L'ex ministro del Lavoro ha voluto sottolineare un importante aspetto di cui forse non si è parlato abbastanza nei mesi scorsi: la flessibilità pensionistica per chi, prima di aver maturato i requisiti di andare in pensione, perde, suo malgrado, il posto di lavoro.

Crisi

Nonostante siano in tanti a parlare di ripresa dell'economia, il volto reale dell'Italia è un altro.

Lo sa bene Damiano, uomo politico d'esperienza vicino alle lotte dei lavoratori. Basti pensare, per esempio, alla categoria dei precoci, per i quali l'esponente dem ha proposto quota 41, provvedimento che incontrerebbe il gradimento trasversale da parte dei partiti, ma che rimarrà nel cassetto del governo fino a quando, questo quanto capito domenica, l'Unione Europea non darà il via libera. Il presidente della commissione Lavoro alla Camera ha parlato di momento straordinario di crisi, ribadendo come gli strumenti ordinari, in determinanti momenti storici, non siano sufficienti per risollevare la situazione. E proprio per questo motivo Damiano, nel corso del suo intervento di fronte ai parlamentari locali, ha sottolineato la necessità di fare in modo che il lavoratore, trovatosi senza lavoro a pochi passi dal traguardo della pensione, possa ugualmente 'conquistare' l'assegno previdenziale attraverso la flessibilità pensionistica che anticipi l'uscita dal mondo del lavoro.

Sindacati

I primi giorni di questa settimana hanno visto accendersi il dibattito sulle pensioni. Prima a parlarne la Camusso, in occasione della festa della donna, rivolgendo la sua attenzione non soltanto alle lavoratrici ma anche a tutti quei lavoratori che si trovano in difficoltà a causa della legge Fornero. Davanti a sé aveva il ministro Lorenzin, invitata dal leader della Cgil a spronare il proprio esecutivo per risolvere una delle situazioni più intricate del nostro Paese.

Le fa eco anche Annamaria Furlan, della Cisl, che chiede alla maggioranza di rispettare gli impegni presi, dallo stesso premier, ad ottobre, quando in un'intervista radiofonica aveva parlato di 3 mesi di tempo. Infine, registriamo anche le dichiarazioni del segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, il quale ha invitato il governo a dare un segno propositivo sulle pensioni. E, aggiungiamo noi, sempre Ue permettendo.