È programmata anche nella giornata di oggi, giovedì 7 aprile 2016, una nuova discussione parlamentare relativa alle spinose questioni di amnistia ed indulto. Dopo circa un mese di dibattiti presso la Commissione congiunta del Senato, i politici non sono ancora infatti riusciti a formulare un unico testo di Legge da presentare alle camere per l'approvazione finale. Ma quali sono i reali contenuti dei quattro disegni di Legge dai quali potrebbero nascere nuove norme relative ai due sistemi di clemenza?

Prima di entrare nel dettaglio si ricorda come l'obiettivo principale di tali discussioni relative ad amnistia ed indulto siano incentrate sulla risoluzione del problema del sovraffollamento carcerario che, nonostante un leggero miglioramento, appare ancora un problema rilevante e presente nei penitenziari italiani senza distinzione tra regioni del nord, del centro e del sud.

Quali sono i principali punti di intervento dei quattro ddl in discussione?

I disegni di Legge presentati in Commissione presso Palazzo Madama ed in fase di discussione prevedono numerosi interventi di amnistia ed indulto ma anche un miglioramento dell'intero sistema carcerario tramite l'adozione di nuove tecnologie in grado di migliorare la situazione complessiva di tale settore.

È ad esempio stata richiesta l'introduzione della cosiddetta Giustizia telematica: insieme di procedure e processi informatici che aiuterebbero a velocizzare alcune fasi del processo diminuendone la durata complessiva. I ddl prevedono però anche dei precisi interventi di amnistia ed indulto; nel primo caso la richiesta è quella della concessione di tale clemenza ai condannati che avessero commesso il reato entro il 14/3/2013 con una pena non superiore ai 4 anni. L'indulto riguarderà invece i condannati che avessero commesso un reato entro la stessa data e per il quale il giudice abbia previsto una pena massima di 3 anni (detentiva) o di un massimo di 10 mila euro (pecuniaria). Si conclude ricordando come le proposte in discussione a Palazzo Madama prevedano anche la possibilità di sconti di pena per tutti gli accusati di reati mafiosi che decidessero di collaborare con la Giustizia Italiana.