Un’altra settimana di lavoro al Parlamento Italiano sta volgendo al termine e, come ormai consuetudine dell’ultimo periodo, anche negli ultimi giorni nella 2^ Commissione Permanente di Giustizia si è discusso dei quattro disegni di Legge in tema di amnistia e indulto presentati a Palazzo Madama da oltre un anno. L’obiettivo del Senato è infatti quello di far confluire le proposte in un unico testo di Legge che aiuti a far migliorare la situazione critica dei penitenziari italiani. Al centro di tali richieste sono da evidenziare senza ombra di dubbio le domande relative ad amnistia ed indulto, interventi di clemenza richiesti in specifici casi ma anche operazioni riguardanti l’implementazione di una Giustizia telematica e l’aumento dei fondi destinati ai detenuti per attività lavorative di recupero.
Attività lavorative dedicate al recupero dei detenuti: ecco il contenuto dei ddl in Senato
Come sottolineato dalle parole di Rita Bernardini, esponente dei Radicali Italiani spesso impegnata nella lotta per l’ottenimento di amnistia ed indulto, uno dei problemi rilevanti del mondo penitenziario italiano è quello della mancanza di attività di recupero che permettano ai detenuti di completare un percorso di miglioramento personale. Tale tema sembra essere particolarmente presente anche in uno dei ddl presentati in Senato dove si chiede l’esplicito stanziamento di agevolazioni destinate ai detenuti in via di espiazione della pena. La somma massima richiedibile potrà essere di 30.000 euro con alcune limitazioni: i soldi dovranno infatti essere spesi per l’iniziale avviamento dell’attività, per l’acquisto di macchinari, materiali e materie prime (percentuale non maggiore del 30% rispetto alla somma totale) e per la copertura delle spese legali e di sicurezza.
Stando a tale schema di Legge contenuto nei ddl in discussione, il detenuto dovrà inoltre assicurare lo svolgimento dell’attività per un minimo di 5 anni senza possibilità di alienamento antecedente delle attrezzature acquistate. Credete che questo intervento sia utile per migliorare la situazione generale dei detenuti italiani o rimanete convinti che l’unico metodo per combattere il problema dei penitenziari sia quello di ridurre il sovraffollamento tramite interventi di amnistia e indulto?