Ancora in alto mare il bonus di merito dei docenti per l'anno scolastico 2015/2016, uno dei punti fermi della riforma della Scuola del Governo Renzi. Anzi, dopo la pubblicazione del decreto firmato a metà marzo dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, la protesta sulla metodologia di assegnazione del premio di valutazione sta divampando, con i sindacati che minacciano scioperi e referendum abrogativi.

Gli stessi sindacati confederali hanno abbandonato il tavolo della trattativa con i tecnici del ministero di Viale Trastevere, promettendo battaglia. "Il premio di merito ai docenti - ha affermato Domenico Pantaleo, segretario della Flc Cgil a Il Messaggero - viene configurato dalla legge sulla Buona scuola come voce retributiva accessoria, ma così non è avvenuto perché il bonus non scaturisce da una contrattazione. Inoltre non sono chiari i criteri che dovrà adottare il comitato di valutazione nell'assegnazione del premio e la scuola potrebbe divenire l'unico comparto della Pubblica amministrazione dove il preside diventerebbe un'autorità retributiva". 

Scuola, assegnazione premio di merito: a quanti docenti andrà?

Lo stesso quotidiano romano informa che, secondo quanto prescrive la legge 107 del 2015, i fondi destinati dal Governo per il premio di merito (200 milioni di euro per il 2016), dovranno essere distribuiti al 10 per cento dei docenti assunti a tempo indeterminato.

L'assegnazione del premio andrà ai docenti che si sono contraddistinti per aver migliorato l'insegnamento, la didattica e la preparazione degli alunni. In altre parole un docente su dieci riceverà il bonus di valutazione.

Premio di valutazione: quando verrà assegnato e accreditato in busta paga?

La regola generale che i dirigenti scolastici dovranno seguire è che non potranno assegnare i premi a pioggia, ma nemmeno riservare l'intera somma spettante alla propria scuola (23 mila euro di media) ad uno o due insegnanti. Un criterio che rischia, in ogni modo, di creare numerosi malumori all'interno della scuola tra docenti e docenti e tra insegnanti e presidi. In ogni modo il bonus dovrà essere accreditato ai professori meritevoli nella busta paga di giugno 2016: restano, pertanto, appena due mesi per risolvere le polemiche e costituire i comitati di valutazione che, in parecchie scuole, non sono ancora esistenti oppure non sanno esattamente come interpretare i criteri di assegnazione del premio.