Un attacco durissimo è giunto da Gissi della CISL per quanto riguarda la decisione del TAR di rinviare il pronunciamento sulla possibile partecipazione dei non-abilitati alle procedure dell'incipiente concorso Scuola 2016 in data 19 maggio 2016. Il paradosso sarebbe il seguente: qualora il TAR ammettesse che i semplici laureati possono partecipare, i suddetti comunque non potrebbero perché la maggior parte delle prove sarebbe stata già espletata.
Nel frattempo, giunge anche la notizia di un intervento di Faraone, a Radio24, il quale ha dichiarato che qualche errore tecnico può sempre esserci all'interno di un'organizzazione così complessa e che sulla questione dei commissari si dice tranquillo perché è già in via di risoluzione. Riguardo alcune questioni, però, ha preferito non rispondere.
L'attacco di Gissi e le ultime news concorso scuola 2016
Gissi della CISL va giù molto pesante per quanto riguarda la decisione del TAR di rinviare il suo pronunciamento al 19 maggio 2016: tale presa di posizione è inaccettabile per una serie di motivi.
Innanzitutto, non è accettabile che i non-abilitati non abbiano una sentenza nei tempi previsti per la partecipazione al concorso scuola 2016: assurda la decisione del rinvio al 19 maggio, quando molto probabilmente, dati i precedenti, arriverà una sentenza favorevole. In secondo luogo, si tratta di giustizia diseguale, perché la sentenza per permettere la partecipazione ai docenti di ruolo è arrivata invece nei tempi giusti. Il Tribunale Amministrativo avrebbe deciso di muoversi in questa maniera 'scandalosa' (le parole sono di Gissi), per non mettere nei guai il Ministero e permettere che il concorso, definito 'truffa' e 'beffa', si possa svolgere regolarmente.
Le parole di Faraone e le ultime news concorso scuola 2016
Nella giornata di ieri, oltre la questione del TAR, si segnala anche un intervento di Davide Faraone a Radio24.
Il sottosegretario, strenuo fautore della riforma e del concorso scuola 2016, difende l'organizzazione, considerata da tutti perlomeno 'carente', delle procedure: dichiara, infatti, che qualche errore tecnico può sempre capitare e che la questione dei compensi ai docenti è stata gonfiata, anche perché sono sempre i medesimi di ogni tornata. Infine, incalzato da alcuni radioascoltatori sulla questione delle griglie di valutazione che non sono state rese note e che quindi si potrebbe andare verso una disparità di valutazione, il sottosegretario ha preferito non rispondere, mentre con gli abilitati TFA è andato giù pensante, dicendo chiaramente che le prove che hanno superato erano per avere l'abilitazione e che ora devono fare il concorso come tutti gli altri. Per aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria e sulle altre problematiche, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.