Sembra essere oramai un dato di fatto accertato: al momento, non si riescono a formare le commissioni per il concorso a cattedra 2016 e la maggior parte degli USR ha riaperto le procedure per l’assegnazione. Nonostante l’aumento dei compensi a 2 euro (lordi) all’ora, i docenti di ruolo non sembrano voler partecipare ad un concorso che si annuncia, dati gli errori tecnici commessi più volte, foriero di possibilità di ricorso. I docenti precari sperano nella possibilità di un rinvio delle prove o addirittura nell’annullamento dell’intera procedura.
La speranza, in realtà, sembra essere mista a timore: l’annullamento o la posticipazione delle prove potrebbe voler dire semplicemente rinviare di un anno la possibilità dell’assunzione per quei circa 60mila insegnanti che lo vinceranno. Nel frattempo, sembra farsi sempre più plausibile l’utilizzazione di docenti universitari per le commissioni.
Cosa prevede la normativa? Ultime news concorso a cattedra 2016
L’ipotesi dell’utilizzazione per le commissioni del concorso a cattedra 2016di docenti universitari è prevista dalla normativa: secondo quanto riportato nell’articolo 4 del DM n. 96 del 23 febbraio 2016, qualora non si riuscisse a formare le Commissioni, la prima possibilità è quella di invitare anche i docenti di ruolo con meno di 5 anni di esperienza e, in extrema ratio, i docenti universitari.
La questione resta, comunque, molto complessa: è difficile immaginare che docenti di ruolo con meno di 5 anni di servizio e professori universitari accettino di partecipare per circa 2 euro lordi all’ora. La normativa, tra l’altro, risulta essere poco chiara anche su un altro punto: sembra indicare che, nel caso si dovesse ricorrere ai docenti universitari, la nomina potrebbe essere non volontaria ma ‘imposta’ dagli USR.
Le iniziative per l’annullamento del concorso a cattedra 2016 proseguono
Nel frattempo, le associazioni dei docenti precari stanno continuando a portare avanti iniziative per bloccare il concorso a cattedra 2016: si segnala, infatti, per oggi un’interpellanza parlamentare, promossa dal M5S su pressing di ‘Azione Scuola’, per chiedere il concorso per soli titoli e il doppio canale.
Contestualmente, stamattina la trasmissione Mi Manda Rai3 ha parlato della condizione dei docenti precari e ne ha portato, per la prima volta in televisione e in un media ad alta diffusione, le istanze e le richieste. Per gli aggiornamenti sulle iniziative di protesta e le commissioni, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.