Una notizia è arrivata avantieri mattina proprio il primo giorno dello svolgimento delle prove scritte del concorso Scuola: i giudici stanno dando ragione agli esclusi del concorso. I giudici si sono espressi riguardo all'ammissione al concorso degli insegnanti teorico pratici e ai laureati e diplomati magistrali esclusi perché non abilitati.

Ordinanze a favore Itp e non abilitati

Giovedì, il tribunale amministrativo ha ammesso con riserva gli insegnanti tecnico pratici alla selezione concorsuale per diventare docenti con l'ordinanza n.

2154/2016, accogliendo il ricorso di due insegnanti tecnico-pratici esclusi perché non in possesso di abilitazione. La motivazione, che ha fatto decidere il giudice dando un responso positivo è la mancanza per gli ITP di percorsi formativi per ottenere l'abilitazione.  Un altro riconoscimento del giudice positivo ai ricorsi è contenuto in due ordinanze del Consiglio di Stato, con cui riforma l'ordinanza di rigetto che riguarda i laureati non abilitati e sospende la sentenza negativa nei confronti dei diplomati magistrali del'indirizzo linguistico, concedendo l'ammissione con riserva.

Anchelaureati hanno diritto a partecipare a tutte le prove, ma dovranno attendere per l'inserimento nelle graduatorie di merito il pronunciamento favorevole del giudice amministrativo.

docenti che hanno vinto i ricorsi potranno partecipare al concorso se muniti di ordinanze o decreti cautelari da parte dei giudici, la comunicazione è stata resa nota il 12 aprile quando il Miur ha calendarizzato le prove.

Anief chiede ammissione di tutti i ricorrenti

Adesso cosa succederà a chi ha vinto il ricorso o lo vincerà? Si parla già di prove suppletive per i ricorrenti,  per permettere anche a loro di svolgere il concorso, in quanto dopo il pronunciamento del CdS che ha riguardato tre ricorrenti, il Tar Lazio, che aveva bocciato le richieste, non potrà che conformarsi alla decisione del Cds.

L'Anief ha fatto a riguardo appello al Ministero dell’Istruzione per fissare un nuovo programma di prove contenente tutti i ricorrenti, solo quelli Anief sono 25mila.

L'avvio delle prove scritte non rappresenta una causa ostativa a prove allargate o aggiuntive degli esclusi, anzi,  è stato chiesto di garantire l’ammissione alle prove a tutti coloro che sono in possesso del titolo d’accesso e che hanno fatto domanda cartacea per evitare che, come ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief, si verifichi uno stillicidio fino alla fine di maggio di sentenze che accordino la possibilità di partecipare al concorso ai vari ricorrenti.