Le ultime novità al 22/4 giungono da Enrico Zanetti ospite stamane nella trasmissione di Elsa Di Gati. Mentre è in corso la manifestazione sotto il Mef da parte di precoci, esodati, donne indetta da Cgil, Cisl e Uil, il viceministro dell'economia esprime le sue opinioni sulla possibilità di interventi sulla Riforma Pensioni. A suo avviso non vi sono le risorse per mettere mano interamente al 'pacchetto' pensionistico, dunque è necessario fare delle scelte affinché il sistema permanga finanziariamente sostenibile.
Il Governo chiamato a dare delle risposte esaurienti da parte dei lavoratori, dovrebbe smettere, dice 'seccato', di "parlare troppo" e fare annunci solo quando le misure si potranno effettivamente fare. La priorità, ribadisce, non è concedere la pensione anticipata a chi un lavoro lo ha. Dunque, tra le righe, fa intendere che i lavoratori precoci e le lavoratrici che richiedono l'estensione dell' opzione donna possono aspettare. Gli unici interventi che meriterebbero risposte immediate, sostiene, sono per coloro che non hanno reddito e per coloro che svolgono mansioni usuranti.
Vediamo in dettaglio le ultime dichiarazioni di Enrico Zanetti.
Quota 41 e opzione donna possono aspettare, priorità ai senza reddito
Zanetti confrontandosi con i lavoratori presenti in studio e con quelli in piazza, con molta serenità nonostante le critiche, ribadisce, nel corso delle puntata odierna di 'MiMandaRaiTre', quello che pare essere divenuto il suo motto: "la priorità sono i senza reddito, poi vengono gli altri'. Il viceministro dell'economia ritiene anche legittima la richiesta dei lavoratori precoci presenti davanti al Mef di voler accedere alla quiescenza dopo aver lavoratori ben 41 anni, così come altrettanto legittima la richiesta delle donne di poter accedere col contributivo all'opzione donna.
Il problema sono le risorse, cerca di spiegare Zanetti. Dunque, se si devono fare delle scelte, non si può certo, sostiene con determinazione, iniziare pensando a chi il lavoro lo ha e vuole lasciarlo prima. Questi lavoratori, fa intendere, possono aspettare. Le priorità, puntualizza, devono necessariamente essere gli esodati, quelli veri, rimasti senza lavoro e senza reddito, a cui va concessa quanto prima l'ottava salvaguardia e tutti coloro che svolgono mestieri usuranti, a cui vanno concesse misure ad hoc per poter accedere prima alla quiescenza. Cosa ne pensate di tali affermazioni? Fatecelo sapere lasciando un vostro commento sotto l'articolo.