Prosegue la diatriba sulla riforma Pensioni, molte le dichiarazioni contrastanti emerse negli ultimi giorni. Per Damiano la flessibilità è fattibile quasi a costo zero grazie al suo DDl 857, Baretta conferma la volontà politica del Governo di agire nella prossima Legge di Stabilità specie su esodati e opzione donna, dimenticando però i precoci nel suo discorso. Renzi annuncia la possibilità di concedere un bonus da 80 euro alle pensioni minime, la Camusso dice basta agli annunci dal sapore elettorale e chiede di mettere mano quanto prima alla Riforma Fornero.

Per il viceministro dell'economia Zanetti invece bisogna evitare il 'populismo di Governo' e fare delle scelte prioritarie, tra queste non dovrebbero rientrare né gli 80 euro, né la flessibilità in uscita. I lavoratori precoci, basiti da questo continuo 'tira e molla' di promesse non mantenute e di dichiarazioni contrastanti, dove si schierano all'interno del dibattito? Continueranno il pressing per la quota 41 o si arrenderanno esausti? Abbiamo deciso di intervistare uno degli amministratori del gruppo facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'. Ecco quanto emerso dalle parole di Roberto Occhiodoro, portavoce ormai noto anche nelle trasmissioni Tv che si occupano di pensioni e di quota 41.

Precoci, novità da Occhiodoro: prosegue il pressing per la quota 41

-Dopo la mobilitazione unitaria dei sindacati e dei lavoratori tenutasi il 2 aprile scorso, ora apprendiamo dalla vostra pagina ufficiale Facebook che è stato indetto per il 22 aprile un presidio a Roma sotto il ministero del lavoro organizzato dai precoci, dagli esodati e dai sindacati. Può spiegarci lo scopo di questa ulteriore iniziativa?

Questa ulteriore manifestazione è la logica conseguenza della prima: fintanto che il Governo non si siederà a discutere della riforma della legge Fornero noi andremo avanti, perché ci siamo stancati di promesse e parole vuote: adesso ricominciano con la storia della legge di stabilità, adesso basta!

Ci sono in questo paese problemi giganteschi come quello dei precoci e degli esodati a cui NON si vuole metter mano in tempi rapidi: non ci stiamo più. Ed inoltre più il tempo passa e più i nostri figli soffrono per mancanza di lavoro ed anche questa è una cosa che non possiamo più tollerare.

80 euro alle pensioni minime? Annuncio ridicolo

-Renzi annuncia via Facebook la possibilità di dare 80 euro alle pensioni minime, Camusso, leader Cgil, consiglia a Renzi di pensare alla flessibilità in uscita e di evitare annunci spot e di alimentare false speranze. Per Zanetti invece le pensioni (sia gli 80 euro, quanto la flessibilità in uscita) non dovrebbero essere una priorità del Governo Renzi. Voi se doveste prendere parte e questo dibattito, dove vi schierereste?

Per quanto riguarda gli 80 euro ai pensionati minimi, siamo veramente al ridicolo: ancora una volta è la classica manovra del divide et impera ed inoltre si avvicinano le elezioni.

Renzi spera di fare il pieno come l'altra volta, ma ormai la gente ha imparato che razza di propaganda questo governo fa: quando tira un'aria cattiva ecco comparire come d'incanto gli 80 euro. Per una seria riforma della legge Fornero, che provvederebbe a sistemare le cose, basterebbe separare la previdenza dall'assistenza e i soldi ci sarebbero eccome se si sarebbero. Ma questo il governo non lo dice. Per quanto riguarda Zanetti ultimamente mi dà l'idea dell'unico giapponese rimasto a difendere l'isola dopo che la guerra è finita da 10 anni.