Il 15 aprile l'OCSE ha pubblicato i dati dell'indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) sulle abilità degli adulti necessarie per vivere in una società evoluta e partecipare alla vita sociale. I risultati sono preoccupanti per il sistema scolastico italiano, oggi sottoposto a nuove forme di valutazione previste dalla Buona Scuola di Renzi.
Le indagini PIAAC
L'OCSE considera adulti i cittadini di età prepensionabile compresa fra i 16 e i 65 anni e svolge indagini periodiche sulle loro competenze di lettura e di comprensione orale.
I dati appena pubblicati riguardano la prima fase di PIAAC che ha coinvolto 23 Paesi: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Korea, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
La seconda fase sarà pubblicata fra un anno e comprenderà Cile, Grecia, Indonesia, Israele, Lituania, Nuova Zelanda, Singapore, Slovenia e Turchia.
Entro il 2019 l'ultima fase coinvolgerà Ecuador, Kazakistan, Messico, Peru e Ungheria.
Cos'è l'analfabetismo oggi
I nostri nonni consideravano analfabeta chi non sapeva leggere e firmava con la croce! Oggi si considera analfabeta chi, pur sapendo leggere le parole scritte, non riesce a comprendere il significato delle frasi indispensabili per afferrare un concetto elementare.
Nel campo delle life-skills, cioè delle abilità necessarie per vivere in una società complessa, si considera analfabeta chi, per esempio, non comprende le minime istruzioni d'uso allegate a un medicinale, non sa leggere un avviso pubblicato sulle pareti di un ufficio postale o di un ospedale, non comprende le istruzioni per la compilazione di un modulo di uso comune.
L'indagine OCSE-PIAAC studia il nuovo analfabetismo a tre livelli principali: la capacità di riconoscere singole parole stampate (print vocabulary), la comprensione di frasi semplici (sentence processing) e la comprensione di testi poco complessi (passage comprehension). Ognuna di queste competenze viene analizzata a più livelli, misurando sia la capacità di rispondere correttamente ad appositi test, sia il tempo necessario per ottenere la risposta corretta.
La situazione italiana
Il dato più preoccupante dell'indagine PIAAC riguarda la percentuale di adulti in grado di comprendere solo brevi frasi. Questi nuovi analfabeti, che l'OCSE indica come low proficiency adults, non sono in grado di leggere proficuamente un giornale e non comprendono i messaggi di un telegiornale.
Non sono cioè in grado di partecipare attivamente alla vita sociale, anche se votano alle elezioni o ai referendum.
Queste persone sono circa il 13% dei cittadini OCSE, ma la percentuale varia da Paese a Paese. In alcuni Paesi risulta minore della media OCSE; è intorno al 10-11% in Olanda, Norvegia, Korea, Cipro, Estonia, Australia, Repubblica Ceca e Slovacchia. In altri Paesi invece la situazione è più preoccupante. I due Paesi con percentuali più alte in tutto l'OCSE sono purtroppo l'Italia (28%) e la Spagna (27%).
Questo brutto record mondiale italiano è una vera e propria emergenza nazionale. Il sistema scolastico italiano è il primo imputato: senza una formazione di base diffusa ed efficace sarà impossibile avere alti livelli di consapevolezza e partecipazione sociale. La posta in gioco non è solo lo sviluppo economico, ma anche la tenuta complessiva del sistema democratico.