Il 19 aprile è uscita l'attesa circolare 1804 del Miur che prometteva chiarimenti sui Comitati di Valutazione dei docenti. Molti sono rimasti delusi dal contenuto molto scarno della circolare e dall'assenza di qualsiasi novità. Ma è veramente così? Cosa avrebbe potuto o dovuto scrivere di più il MIUR?

Il contenuto della circolare

La circolare si limita a richiamare il comma 126 dell'articolo 1 della Legge 107 (la Buona Scuola di Renzi) ripetendone i punti essenziali:

  • il Comitato di Valutazione deve formulare i criteri di assegnazione del Bonus
  • le riunioni del Comitato sono valide con la presenza della maggioranza dei membri effettivamente nominati e le sue delibere sono adottate con la maggioranza dei voti validi
  • il Bonus non può essere attribuito 'a pioggia' a tutti i docenti, ma nemmeno a un gruppo troppo ristretto
  • l'assegnazione del Bonus è competenza del Dirigente Scolastico in base a delibera motivata

Fondamentalmente non si dice nulla di nuovo, a parte la breve frase 'è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso'.

Cosa sta succedendo nelle scuole

Quest'anno la novità del Bonus ha generato nelle scuole molte curiosità, varie domande e numerose opposizioni. Ne sono nati equivoci e incomprensioni dovuti a interpretazioni forzate della normativa o a fantasiose letture da parte di alcuni docenti.

Per esempio in qualche scuola si è pensato che per quest'anno valesse ancora la vecchia normativa, quindi il Comitato sarebbe servito solo per l'immissione in ruolo dei nuovi docenti. In altre scuole si è ipotizzato che il Comitato dovesse operare la scelta dei docenti da premiare o l'importo del premio.

Dato che la normativa prevede che la partecipazione dei docenti al Comitato deve avvenire 'senza nuovi o ulteriori oneri finanziari', in qualche scuola si è pensato che l'incarico non possa essere finanziato con il FIS, mentre in altre si è persino ipotizzato che i membri del Comitato non possano accedere al Bonus.

Data questa grande confusione sarebbe stato utile che la circolare chiarisse almeno questi punti, anche se non poteva certamente avvalorare alcune posizioni sindacali basate su una quasi identificazione del Bonus con il FIS.

Le reazioni sindacali

Ovviamente la circolare non ha soddisfatto le richieste dei sindacati. In un comunicato congiunto firmato dai segretari nazionali di FLC CGIL, UIL Scuola, CISL Scuola e SNALS Confsal, si dichiara che il Bonus deve essere soggetto a contrattazione, come il FIS, in quanto compenso accessorio.

Secondo il sindacato la posizione del MIUR sarebbe illegittima in quanto 'si potrebbero avere pronunciamenti in materia di valorizzazione professionale assunti da soggetti non dotati di specifica competenza o addirittura definiti in assenza dei rappresentanti del personale docente'.

E' probabile che ora le posizioni sindacali si irrigidiscano e che possano nascere situazioni di conflitto.

Occorre però chiedersi se i docenti, in particolare in questo periodo caratterizzato dal concorso per docenti, sono disponibili a protestare contro un Bonus che premierà alcuni di loro senza togliere un euro a nessun docente. Inoltre la fine anno scolastico è un periodo difficile per mobilitare proteste da parte dei docenti.

E' difficile fare previsioni, ma nella maggior parte delle scuole i Comitati stanno lavorando nonostante le normali difficoltà. Nelle prossime settimane sapremo se le proteste in corso avranno seguito o se saranno destinate a finire nel dimenticatoio della scuola.