Con insolita rapidità poche ore dopo la scadenza delle iscrizioni il Miur ha fornito il 30 marzo i numeri delle candidature al concorso per docenti. Sono state presentate 165.578 domande per 63.712 posti, quindi i vincitori saranno il 38,5% dei partecipanti.

Considerando però il numero di domande e di posti disponibili nei diversi settori e nelle diverse regioni le percentuali di vincitori rispetto ai concorrenti risultano molto diverse fra di loro.

I diversi settori scolastici

Nella Scuola dell'Infanzia sono disponibili 6.933 posti, mentre nella Primaria ne abbiamo 17.299.

Con 97.719 concorrenti per questi settori scolastici i vincitori saranno solo il 24,8%, cioè un quarto dei partecipanti.

Risultano più fortunati i concorrenti nella secondaria di primo e secondo grado; i 58.254 candidati infatti dovranno contendersi 32.873 posti (15.641 nella secondaria di primo grado e 17.232 nel secondo grado) quindi avranno una probabilità di vincere del 56,4%.

Per il sostegno sono disponibili 6.101 posti (304 nell'Infanzia, 3.799 nella Primaria, 975 nella secondaria di primo grado e 1.023 nel secondo grado). I 9.605 candidati per il sostegno sono i più fortunati di tutti, avendo una probabilità del 63,5% di ottenere un posto.

In realtà questi calcoli andrebbero fatti, almeno nella scuola secondaria, tenendo conto di ogni singola macroarea disciplinare.

Inoltre, per tutti gli ordini di scuola, non si può trascurare la distribuzione regionale dei posti e delle candidature.

Le candidature nelle diverse regioni

La distribuzione nelle diversa regioni dei posti disponibili può essere considerata circa proporzionale alla popolazione residente; questo però non vale per la distribuzione delle candidature.

Per esempio in Campania abbiamo ben 24.125 candidati per solo 6.413 posti, quindi solo il 26,6% potrà risultare vincitore; in pratica un docente su quattro che lascerà a casa gli altri tre. Situazione molto difficile anche per i siciliani che, con ben 17.725 candidati per 4.109 posti, avranno una probabilità di vincere limitata al solo 23,2%.

Decisamente più fortunati i 22.630 candidati lombardi che dovranno suddividersi 11.176 posti pari al 49,4% dei concorrenti.

Per le altre regioni i dati risultano intermedi, anche se al loro interno esistono alcune macroaree disciplinari molto fortunate e altre decisamente poco promettenti.

Le tipologie di concorrenti

Fra i candidati le donne sono complessivamente l'85,2%, distribuite in gran parte nelle scuole dell'Infanzia e primarie (95,6%) e nel Sostegno (91,7%). Nelle scuole secondarie invece le candidatesono esattamente due terzi. Questi dati risultano in controtendenza con la situazione attuale che nelle scuole italiane vede le donne costituire il 56% dei docenti. Se la selezione dei candidati dovesse risultare proporzionale al genere di appartenenza nascerebbe una distribuzione dei docenti italiani ancorapiù femminilizzata di quella attuale.

Riguardo l'età dei candidati si osserva che il 63,1% risulta avere meno di 40 anni;questa percentuale è più alta in Lombardia (69,9%). L'età media dei partecipanti è di 38,6 anni, ma si abbassa per il Sostegno dove risulta di soli 34 anni.

Considerando che si tratta dei docenti che saranno neo immessi in ruolo, la loro età media è piuttosto alta e conferma le tendenze già emerse negli ultimi anni con il rapporto OCSE-TALIS. Con un'età media di 49 annii docenti italianisono ipiù anzianidi qualsiasi altro paese dell'OCSE.