E' caos sulla partecipazione degli aspiranti insegnanti abilitati e quelli non abilitati al concorso 2016 della Scuola. La recente sentenza del Consiglio di Stato ha ammesso alle prove fino ad oggi otto docenti laureati e non abilitati, ma inclusi nelle Graduatorie ad esaurimento ribaltando il precedente pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale che si era basato su quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015, ovvero sulla necessità dell'abilitazione per iscriversi alle prove del concorso.
Alla fine, i docenti si stanno schierando l'uno contro l'altro proprio a causa della conseguita abilitazione.
Concorso docenti 2016: cosa cambia con l'ordinanza del Consiglio di Stato?
Ad ammettere con riserva i non abilitati alle prove del concorso sono stati i giudici di Palazzo Spada con l'ordinanza di fine aprile 2016. I giudici hanno ordinato al ministero dell'Istruzione di far accedere alle prove del concorso i ricorrenti che, tra l'altro, avevano visto la propria esclusione dalla prima sentenza del Tribunale amministrativo regionale.
Gli ammessi al concorso non potranno, però, cantare vittoria perché dovranno aspettare altri due passaggi: innanzitutto dovranno superare da vincenti le prove per accedere alle graduatorie di merito e poi dovranno sperare nella sentenza definitiva del Tar.
Insegnati abilitati e non abilitati contro: l'Anief propone una nuova sessione di concorso
La questione sollevata dal Consiglio di Stato ha dato il via a nuovi scenari: infatti, l'ordinanza della scorsa settimana ha valenza solo per i ricorrenti e non per tutti gli altri esclusi dal concorso (oltre ventimila per i sindacati). L'Anief ha chiesto al ministero dell'Istruzione l'apertura di una nuova sessione del concorso con relativa calendarizzazione delle prove a favore di chi ha presentato domanda e sia stato escluso per mancanza dell'abilitazione.
La questione sta creando spaccature anche tra insegnanti abilitati e non: chi ha conseguito il Tirocinio formativo attivo (Tfa), investendo soldi e tempo per l'abilitazione, non vede di buon occhio l'inclusione dei non abilitati e di vedersi messo sullo stesso piano di partenza. Altra questione sono, poi, i docenti tecnico-pratici (Itp) che sono stati ammessi con riserva al concorso con il giudizio del 28 aprile scorso (ordinanza numero 2154) pur non avendo titolo di accesso nemmeno per i percorsi abilitativi speciali (Pas). Senza contare i prossimi due appuntamenti fissati davanti al Tar di Roma per il 5 ed il 19 maggio prossimi quando i giudici dovranno pronunciarsi su varie vertenze presentate dagli esclusi al concorso.