"Noi chiediamo risposte serie e proposte concrete sulla riforma delle pensioni, sulla politica industriale, sul Sud, sul mancato rinnovo dei contratti pubblici e della scuola": lo afferma Annamaria Furlan della Cisl, ricordando le rivendicazioni sindacali portate avanti dai lavoratori durante la recente manifestazione del Primo Maggio. Per la rappresentante della Cisl, è importante intervenire "coinvolgendo le parti sociali sugli obiettivi da raggiungere, chiamando ciascuno dei soggetti ad assumersi le proprie responsabilità".

Tra le recenti rivendicazioni dei sindacati e delle parti sociali sono da sottolineare le richieste dei Comitati territoriali (Mobilitati, Esodati, Precoci, e Quota 41) per l'8va salvaguardia parlamentare e l'uscita dei lavoratori una volta raggiunti i 41 anni di versamenti. I pensionandi si sono riuniti lo scorso 22 aprile a Roma e sono nuovamente pronti a manifestare durante il nuovo presidio organizzato per il prossimo 19 maggio 2016 in Piazza del Popolo.

Riforma pensioni 2016, lavoratori chiedono l'avvio delle salvaguardie

Proprio lo scorso 22 aprile i sindacati avevano ricordato l'importanza dell'impegno profuso dai lavoratori nelle richieste di rivendicazione riguardanti i propri diritti.

"Nessuno ci ha regalato le salvaguardie e nessuno ci regalerà l'ottava. Continueremo a lottare per questo" spiegava Vera Lamonica della Cgil, chiedendo di arrivare ad una soluzione definitiva in merito alla questione dei lavoratori esodati e dei precoci. "Visto che con la Fornero abbiamo dato 30 miliardi all'anno allo Stato, vogliono anche gli spiccioli? Il fondo esodati doveva essere destinato agli esodati, il Governo ha preso persino i soldi dei lavori usuranti".

Uscite flessibili, i dettagli sulla prossima protesta di piazza del 19 maggio

Stante la situazione, fervono i preparativi dei pensionandi riunitisi in Comitati e Sindacati per la prossima manifestazione di protesta organizzata da Cgil, Cisl, Uil assieme ai Comitati territoriali di tutta Italia.

Per chi desidera partecipare, il consiglio è di verificare la presenza di pullman organizzati dai sindacati in base al proprio capoluogo di provincia. In alternativa è possibile fruire di compagnie di bus a basso costo o verificare le offerte disponibili per treni e linee aeree. "Per quelli che hanno una certa età ed anzianità, credo che partecipare sia un obbligo se vogliamo andare in pensione al più presto" ricorda uno dei rappresentanti dei lavoratori all'interno del gruppo "Giovani, lavoro, Pensioni e dignità" presente su Facebook.

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