La riforma delle Pensioni del 2016 potrebbe essere impostata con un anticipo previdenziale su misura a favore di chi sceglierà la flessibilità in uscita. Il Governo, infatti, sta pensando ad uno schema che è molto simile a quello dell'accensione di un normale mutuo: il contribuente potrebbe scegliere quanta somma di denaro prendere in prestito andando in pensione prima e il piano di restituzione rateale nel corso degli anni.

In altre parole, l'anticipo previdenziale "Ape" del quale ha dato notizia lo stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, potrebbe essere personalizzabile. Per il momento siamo nel campo delle ipotesi rispetto a quella che sarà la discussione vera e propria che avverrà nel prossimo autunno quando si getteranno le basi per la legge di Stabilità 2017

Pensioni anticipate: come potrebbe essere la flessibilità personalizzabile con l'Ape

Interessati alla riforma flessibile delle pensioni sono soprattutto i contribuenti che sono più prossimi al raggiungimento dell'età necessaria per la vecchiaia (66 anni e sette mesi fino al termine del 2018, prima dell'ulteriore innalzamento dei requisiti anagrafici dovuti all'allungamento della vita media).

La pensione anticipata personalizzabile diventerebbe maggiormente allettante per i lavoratori che volessero abbandonare il lavoro con uno, due o tre anni di anticipo. Le possibilità di personalizzazione del prestito pensionistico potrebbero essere varie: alcuni contribuenti potrebbero farsi anticipare una somma più piccola di denaro (o preferire l'anticipo di un solo anno) per non incorrere in rate salate durante il periodo di pensione di vecchiaia. Altri potrebbero spalmare il prestito su un numero di anni più alto per ridurre la rata di restituzione. Tante, dunque, le ipotesi senza contare le scelte che potrebbero fare due coniugi, entrambi lavoratori, per le necessità più varie (come accudire nipoti o persone bisognose). 

Anticipo pensionistico: taglio sulla pensione per gli over 63

La restituzione dell'anticipo pensionistico, secondo le ipotesi riportate da Il Corriere della Sera, potrebbe seguire lo stesso meccanismo dei mutui con scadenze a cinque, dieci o quindici anni.

Nel calcolo della pensione anticipata ogni contribuente dovrà, in ogni modo, tener conto della penalizzazione che sarà del 4 per cento medio per ciascun anno di anticipo. Tale percentuale, però, potrà essere in aumento o in diminuzione a seconda del livello dell'assegno pensionistico: in generale a livelli più alti corrisponderanno decurtazioni del mensile più alti e viceversa. Tra l'altro, diversamente da quanto annunciato da Matteo Renzi, il prestito pensionistico non sarà dedicato soltanto ai lavoratori nati dal 1951 al 1953, ma riguarderà tutti gli over 63, ovvero i lavoratori ai quali mancano tre anni per la pensione