Il prestito pensionistico è (quasi) realtà. Come concordato poche ore fa nel corso dell'incontro tra l'Esecutivo e le rappresentanze dei lavoratori, l'APe potrà essere erogato a chiunque ne faccia richiesta tenendo conto del vincolo alla restituzione post-raggiungimento del requisito di età. Si è parlato di rate fino a vent'anni più interessi, stima che troverà probabile conferma nel corso dei prossimi appuntamenti del 23 e 28 giugno.
Legge Fornero
È Tommaso Nannicini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a fare luce sulle intenzioni del Governo. Se finora non è in programma una rilettura della legge Fornero, l'obiettivo primo sarà quello di introdurre la flessibilità in uscita per mezzo di strumenti finanziari. Sarà l'INPS a fare da front office per quanto riguarda l'anticipo, ma giocheranno ruolo centrale anche le banche e assicurazioni alle quali ci si dovrà rivolgere all'atto di avanzamento della richiesta.
Lavoratori precoci
Sul tavolo di discussione non trova spazio l'ipotesi Quota 41. La proposta, che permetterebbe ai lavoratori con quarantun'anni di contributi all'attivo di accedere prematuramente alla pensione, è stata spiegata per prima dal presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, banditore, tra le altre, anche di Opzione donna, sostegno a usurati e rivalutazione delle Pensioni minime. Attese le prossime sedute per le quali si prevede sarà data maggiore attenzione ai disattesi (per ora) lavoratori precoci.
In sintesi
Il bilancio del colloquio spetta al ministro del lavoro Giuliano Poletti: "Giornata importantissima. Da una discussione superficiale delle tematiche che ci si prometteva di affrontare si è passati finalmente a una valutazione concreta dei fatti". E prosegue: "Decisi a focalizzarci sulle pensioni: questo è solo l'inizio".
Animi identici dalla parte dei sindacati, dove Anna Maria Furlan, segretario CISL, si dice soddisfatta: "È un confronto vero per tutti; noi pronti alla negoziazione".
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