L'attesa è tutta per l'incontro del 14 giugno quando il governo Renzi dovrebbe svelare ai sindacati alcune caratteristiche, ancora allo studio dell'esecutivo, della proposta di riforma pensioni 2016/2017: il tema centrale restano le penalizzazioni, sulle quali sono state fatte soltanto delle congetture. Nel frattempo Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Welfare, ha lanciato una proposta molto particolare, quella di unificare alcuni aspetti della proposta del governo Renzi, l'APE, e alcuni elementi del ddl Damiano.

Si segnala anche un intervento di Elsa Fornero, che, ospite de L'aria che tira, ha parlato della necessità di affrontare il problema dei lavoratori precoci, soprattutto quelli che svolgono mansioni particolarmente usuranti. Dal punto di vista parlamentare, giungono altre news: un gruppo di senatori ha depositato una mozione per chiedere un ampliamento degli interventi all'interno di quella che sarà la proposta di riforma delle Pensioni del governo Renzi.

La proposta Brambilla: ultime news riforma pensioni oggi 10 giugno

La giornata del 14 giugno risulta essere fondamentale per i confronti sulla proposta del governo Renzi di riforma delle pensioni per il 2016/2017: è chiaro che vi sia una differenza sostanziale di fondo tra quanto intende proporre l'esecutivo e quanto richiedono i sindacati.

Secondo Alberto Brambilla, l'accordo potrebbe essere raggiunto se si lavora insieme e si uniscono le proposte in vista di un intervento più ampio e comprensivo: l'idea sarebbe quella di utilizzare sia il prestito pensionistico, l'APE, cavallo di battaglia del governo Renzi, sia alcuni elementi della proposta di Cesare Damiano, portata avanti anche dai sindacati, sia la dinamica dei fondi di solidarietà, così come sono stati messi in campo per i bancari e gli assicuratori. Secondo Brambilla, si potrebbe discutere in questo senso, nella misura in cui i costi per le casse dello Stato non sarebbero eccessivi: l'APE non pesa di per sé sul bilancio, così come anche i fondi di solidarietà che sarebbero finanziati dalle aziende, l'unico ad avere un costo è il ddl Damiano, che però porterebbe comunque a risparmi considerevoli nell'arco dei prossimi vent'anni.

Focus precoci ed Elsa Fornero: ultime news riforma pensioni oggi 10 giugno

Sul fronte, invece, della vertenza dei lavoratori precoci che da tempo chiedono la Quota 41 senza penalizzazioni, è arrivato l'appoggio dell'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Colei alla quale si associa la riforma pensioni che tante iniquità avrebbe creato ha dichiarato, nel programma L'aria che tira, che un provvedimento a favore dei lavoratori precoci sarebbe da mettere in campo il prima possibile e sarebbe preferibile nei confronti delle ipotesi di rivalutazione degli assegni conseguenti alla sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale. In parole semplici, quei fondi che dovrebbero andare alle rivalutazioni, potrebbero essere impiegati per risolvere la questione di coloro che hanno iniziato a lavorare a 17/18 anni e dopo più di 40 anni di contribuzione si trovano a dover restare sul proprio posto per altri anni.

Insomma, la battaglia dei precoci prosegue e la loro presenza costante anche sui media più importanti permette che la loro vertenza non passi mai in secondo piano. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.