Parte alla fine del mese di luglio l'esame da parte della Commissione lavoro alla Camera riguardo la bozza di legge relativa all'8va e definitiva azione di salvaguardia in favore dei lavoratori esodati. Il testo, pubblicato negli scorsi giorni e ripreso ampiamente in un nostro precedente articolo per la rubrica "parola ai Comitati", prevede di agire in favore di circa 32mila pensionandi che si sono visti negare improvvisamente l'accesso all'Inps a partire dal 2011, quando la Manovra Fornero ha innalzato i criteri contributivi e anagrafici di accesso alla quiescenza.

Di fatto, i nuovi parametri hanno spiazzato migliaia di lavoratori che avevano già firmato accordi di uscita con i datori di lavoro o che si erano trovati in situazioni di disagio, come nel caso di chi risultava in mobilità. Vi sono poi alcune situazioni particolari che dovranno essere approfondite con attenzione durante l'iter di verifica parlamentare. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Pensioni esodati, i punti in attesa di verifica presso la Camera

Il presupposto di partenza dell'8va salvaguardia parlamentare riguarda il fatto che questa possa comprendere realmente tutte le situazioni rimaste ancora irrisolte.

Per questo motivo, i commenti al testo giunti dalla politica hanno ribadito che il provvedimento deve poter offrire una soluzione definitiva ai lavoratori rimasti ancora senza supporto dopo le sette precedenti azioni di tutela. Tra i casi particolari in attesa di un riscontro vi sono coloro che non hanno fruito della predente salvaguardia a causa del mancato rispetto della scadenza di produzione dell'istanza, fissata al primo marzo 2016. Queste persone hanno comunque maturato i requisiti di accesso e attendono ora l'apertura di una nuova finestra di ingresso nell'Inps. Ma più in generale il provvedimento punterà ad agire in favore di tutti coloro che si sono trovati nella condizione di mobilità, oppure licenziati, autorizzati alla prosecuzione volontaria o in altre situazioni che hanno avuto la propria origine prima del 2011 ed ubicate comunque in un periodo antecedente alla legge 214/2011.

Al momento non resta quindi che attendere quale sarà l'esito del processo di verifica, visto che la discussione appare destinata ad un confronto serrato e non scontato.

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