E' partito oggi e durerà fino al 21 luglio prossimo il progetto di apertura delle scuole materne nella città di Bologna, ma solo due maestre vi hanno aderito lasciando molti posti vuoti. Il caso, riportato dall'edizione bolognese de La Repubblica, è destinato a far discutere, ma soprattutto a far riflettere sullo scontento dei docenti su varie questioni da tempo irrisolte, nonostante il bando contenesse un incentivo extra per le tre settimane.

Il progetto è riservato ai bambini delle scuole materne dai tre ai sei anni di età: solo due maestre hanno aderito sulle circa trecento in servizio presso il Comune di Bologna il quale ha riparato su centoventicinque docenti vincitrici dell'ultimo concorso, regolarizzate con il contratto degli enti locali. 

Scuole aperte a luglio: qual è il compenso dei docenti?

Le maestre con il contratto scolastico hanno, invece, rinunciato in massa. Dunque quelle con il maggior numero di anni di anzianità hanno seguito l'invito della Cgil Scuola di non assicurare la propria disponibilità nonostante l'incentivo economico.

Proprio Francesca Ruocco della Cgil, pur reputando l'iniziativa del Comune di Bologna lodevole, non ha nascosto le proprie perplessità per le garanzie del servizio, anche dal punto di vista qualitativo, oltre ai punti interrogativi sulle assunzioni delle maestre precarie degli asili nido e delle scuole materne. Sta di fatto che l'incentivo economico extra per ogni giorno di lavoro fissato in cinquanta euro lordi non è bastato alle maestre per lavorare nelle tre settimane di luglio. 

Materne aperte a luglio, numeri soddisfacenti

In ogni modo, il progetto del Comune di Bologna è stato ritenuto positivo dalle famiglie: per la prima e per la seconda settimana sono stati iscritti seicento bambini, mentre per la terza 487.

Il costo settimanale per ciascun bambino è di 85 euro, comprensivo del servizio mensa, per un orario giornaliero che va dalle 7:30 alle 17:30. Complessivamente sono rimasti liberi circa duecento posti, ma è necessario ricordare che si tratta del primo anno del progetto e che, pertanto, i numeri possono essere ritenuti più che soddisfacenti.