"La legge di Bilancio non può rimandare ad un secondo tempo l'equità sociale": lo ricorda il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, pubblicando un nuovo commento sul proprio profilo di Facebook. Il Parlamentare ha risposto in questo modo alle considerazioni avanzate da Calenda in merito alla concentrazione delle risorse disponibili verso l'aumento della crescita e della produttività.

Una prospettiva che rischierebbe di deludere "le legittime aspettative di milioni di lavoratori e pensionati". Una simile posizione sembrerebbe infatti dimostrare che "il Governo non ha compreso la gravità del disagio sociale che esiste nel Paese", vanificando le prese di posizione avanzate negli ultimi mesi ed il nuovo fronte della trattativa con le parti sociali aperta tramite la piattaforma unitaria delle principali sigle sindacali. La questione previdenziale appare quindi ineludibile secondo l'esponente democratico, che nelle scorse settimane ha invitato a più riprese l'esecutivo a reperire le risorse necessarie per poter avviare tutte le principali misure di tutela, stimate in almeno 2-2,5 miliardi di euro.

Riforma pensioni, verso confronto acceso sulle risorse a disposizione per le tutele Inps

Stante la situazione, il confronto interno alla maggioranza sembra farsi acceso, soprattutto in vista della ripresa dei lavori prevista per la prima decade di settembre. "Il tavolo di confronto con il sindacato ha individuato le prime soluzioni sui temi del lavoro e della previdenza" ha spiegato l'On. Damiano, specificando però che il discorso non può essere portato avanti senza che vengano garantite adeguate coperture alle azioni in programma. D'altra parte, il ventaglio degli interventi da attuare è vasto proprio per i risparmi che sono stati prodotti sul comparto previdenziale con le Manovre attuate negli ultimi anni.

Le misure necessarie per tutelare i lavoratori sono quindi numerose: si va dall'anticipo pensionistico (APE) alle tutele dei precoci, dai provvedimenti in favore di chi ha svolto lavori usuranti ai disoccupati in età avanzata, fino alla questione delle ricongiunzioni onerose. Vi sono poi gli altri capitoli della previdenza per i quali le risorse sarebbero già disponibili, come l'8va salvaguardia degli esodati ed il monitoraggio delle lavoratrici con opzione donna per l'estensione dei benefici di legge.

Pensioni: si punta ad interventi di welfare anche per i redditi bassi

Accanto al capitolo della flessibilità in uscita vi sono poi diverse misure di welfare che dovrebbe garantire una boccata di ossigeno in favore di chi è già in pensione, ma percepisce un assegno troppo basso.

Si parla di un aumento della no tax area per arrivare ad equipararla ai redditi da lavoro dipendente, oltre che dell'allargamento della platea beneficiaria della 14ma mensilità. "Renzi su questi argomenti si è impegnato e indietro non si torna" ha concluso il Parlamentare democratico, ricordando al Premier la necessità di arrivare ad una soluzione definitiva della questione previdenziale.

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