Le ultime novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 14 settembre ci rimandano alle preoccupazioni circa il sindacato della Cgil in merito alla questione dei lavoratori precoci ma anche alle dichiarazioni di Elsa Fornero, che ha voluto dire la sua sull'introduzione della pensione anticipata, facendo riferimento alla sua precedente riforma delle Pensioni.

Sono giorni decisivi per quello che sarà il pacchetto previdenziale e non tutto sembra essere così scontato come invece, almeno questo è il messaggio che viene fatto passare, appare in queste ultime ore. 

Pensioni, attesa per i lavoratori precoci ed il ritorno di Elsa Fornero

Le ultime notizie sulle pensioni prendono in esame la complicata vicenda delle pensioni dei lavoratori precoci, per i quali ancora non c'è stato alcun intervento da parte del governo. Se le cose dovessero restare così, i precoci andrebbero in pensione sempre a 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le donne lavoratrici), età contributiva ben diversa da quella richiesta dalla categoria, che con forza e insistenza chiede quota 41 per tutti. 

A parlare delle pensioni dei precoci è stata anche Susanna Camusso in una recente intervista a Radio anch'io, durante la quale il leader della Cgil ha sintetizzato con una battuta quello che è il suo pensiero e di tutto il sindacato, sostenendo come il precoce non debba inseguire la pensione per tutta la vita.

Ricordiamo che, se l'impianto della Fornero dovesse essere confermato, ci troveremmo di fronte ad uno scenario in cui nei prossimi anni i precoci accederebbero all'assegno previdenziale dopo i 43-44 anni di contributi. 

Una delle poche vie rimaste percorribili è quella del bonus contributivo per i precoci. Alcune settimane fa si lasciava intendere che il bonus avrebbe consentito ai veri precoci di andare in pensione con uno sconto degli anni contributivi pari a 4-6 mesi per ogni anno di contributi maturato tra i 14 e i 18 anni. Anche in questo caso non sono mancate le proteste, visto che da questa norma buona parte dei lavoratori resterebbe fuori, senza risolvere dunque, in sostanza, il problema. 

Restando all'attualità, in questi giorni si è parlato spesso di un possibile ultimo confronto tra il governo e i lavoratori precoci, che dovrebbe avvenire, il condizionale è d'obbligo, nelle prossime ore, secondo quanto dichiarato da Roberto Occhiodoro in un recente post sul gruppo che amministra, lo stesso Occhiodoro che già in passato ha avuto modo di rappresentare la categoria.

Oggi dunque dovremmo conoscere il destino dei precoci. 

Intanto è tornata a parlare Elsa Fornero, la quale ha detto la sua sull'anticipo pensionistico voluto dal governo e sul quale ci sarebbe, secondo i media, l'accordo con i sindacati, anche se le dichiarazioni della Camusso sembrerebbero andare in tutt'altra direzione. La Fornero ha applaudito l'esecutivo, ricordando come l'introduzione della flessibilità sia cosa buona e giusta, sottolineando inoltre che l'avrebbe introdotta anche se lei se ci fossero state le risorse. 

Dunque, confermando il suo parere positivo sulla pensione anticipata a 63 anni e 7 mesi, l'ex ministro Fornero si è interrogata su chi dovrà pagare le spese dell'Ape, citando il pensionando e la collettività, affermando che, nel caso delle categorie più deboli è giusto che sia la collettività a pagare, mentre per coloro che percepiscono una buona pensione il discorso, ovviamente, è completamente diverso.